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Jeanne Moreau - Le tourbillon de la vie

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Elle avait des bagues à chaque doigt,
Des tas de bracelets autour des poignets,
Et puis elle chantait avec une voix
Qui, sitôt, m'enjôla.

Portava un anello per ciascun dito
una montagna di braccialetti ai polsi
e poi cantava con una certa voce
che pure mi acchiappava

Elle avait des yeux, des yeux d'opale,
Qui me fascinaient, qui me fascinaient.
Y avait l'ovale de son visage pâle
De femme fatale qui m'fut fatale {2x}

Aveva certi occhi certi occhi d'opale
che mi affascinavano, o se mi affascinavano
e poi c'era l'ovale di quel pallido viso
di donna fatale che fatale mi fu.

On s'est connus, on s'est reconnus,
On s'est perdus de vue, on s'est r'perdus d'vue
On s'est retrouvés, on s'est réchauffés,
Puis on s'est séparés.

Ci siamo conosciuti e riconosciuti
ci siamo persi di vista, ci siamo ripersi di vista
e ci siamo ritrovati e poi riattizzati
e poi ci siamo separati

Chacun pour soi est reparti.
Dans l'tourbillon de la vie
Je l'ai revue un soir, hàie, hàie, hàie
Ça fait déjà un fameux bail {2x}.

Ciascuno è ripartito per fatti suoi
nel vortice della vita
e poi l'ho rivista una volta di sera trallallalla
e' un ballo famoso

Au son des banjos je l'ai reconnue.
Ce curieux sourire qui m'avait tant plu.
Sa voix si fatale, son beau visage pâle
M'émurent plus que jamais.

Al suono del banjo l'ho riconosciuta
quel curioso sorriso m'aveva invaghito
la voce fatale sul viso bello e pallido
mi emozionarono più che mai

Je me suis soûlé en l'écoutant.
L'alcool fait oublier le temps.
Je me suis réveillé en sentant
Des baisers sur mon front brûlant {2x}.

Mi sono stordito mentre l'ascoltavo
l'alcool fa dimenticare
mi sono svegliato e sentivo
dei baci sulla mia fronte ardente

On s'est connus, on s'est reconnus.
On s'est perdus de vue, on s'est r'perdus de vue
On s'est retrouvés, on s'est séparés.
Dans le tourbillon de la vie.

Ci siamo conosciuti e riconosciuti
ci siamo persi di vista, ci siamo ripersi di vista
e ci siamo ritrovati e poi riattizzati
e poi ci siamo separati

On a continué à toumer
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.
Puis on s'est réchauffés.

E abbiamo continuato a girare
allacciati insieme
allacciati insieme
ci siamo riattizzati

Chacun pour soi est reparti.
Dans l'tourbillon de la vie.
Je l'ai revue un soir ah là là
trallallla
Elle est retombée dans mes bras

Ciascuno è ripartito per fatti suoi
nel vortice della vita
E poi l'ho rivista una sera 
trallallla
e mi è ricaduta tra le braccia

Quand on s'est connus,
Quand on s'est reconnus,
Pourquoi se perdre de vue,
Se reperdre de vue?

Quando ci siamo conosciuti 
quando ci siamo riconosciuti
perché perdersi di vista,
perdersi ancora di vista?

Quand on s'est retrouvés,
Quand on s'est réchauffés,
Pourquoi se séparer ?

Quando ci siamo ritrovati
quando ci siamo riacchiappati
perché separarsi?

Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On à continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.

Allora tutti e due siamo ripartiti
nel vortice della vita
E abbiamo continuato a girare
allacciati insieme
allacciati insieme

   

 

Note

 

La canzone faceva parte della colonna sonora del celebre film Jules et Jim di Francoise Truffaut, del 1962; era cantata da Jeanne Moreau durante una delle serate nello chalet di Jules, assieme a Jim e all'enigmatico amante Albert, autore della canzone (anche nella realtà, da parte dell'attore che interpreta il personaggio).
Il testo suona come un commento ironico al vortice disincantato che coinvolge per tutta la vita i tre personaggi del triangolo amoroso, uno dei temi maggiormente cari al grande regista francese, trattato in questo film al femminile (nel senso che una donna è al vertice del triangolo) e al maschile nel successivo Le due inglesi (del 1971, un decennio dopo). Entrambi i film sono ispirati ai due romanzi di Henri-Pierre Roché, appunto "Jules et Jim" (del 1953) e "Le due inglesi e il continente" (del 1956), nei quali l'autore, un noto intellettuale francese, aveva trasferito sulla pagina una sua esperienza autobiografica, estesa a tutta la sua vita. Esperienza che anche Truffaut sentiva vicina alla sua vicenda personale (tra le due sorelle Catherine Deneuve e Françoise Dorleac), oltre che alla sua sensibilità di artista.

 

© Alberto Maurizio Truffi Marzo 2006 - Musica & Memoria / Testo originale di Cyrus Bassiak (Serge Rezvani) riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Traduzione di Carla Roscioli / Copia per usi commerciali non consentita

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