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 Radio Napoli City - Intervista a Elio Ferrara

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La storia di Radio Napoli City, Album fotografico, Il sito di Elio Ferrara, Il sito di Sandro Ferrara, Le voci di Radio Napoli City

   

Una delle prime radio libere italiane

Elio Ferrara con Renzo Arbore in occasione dei trent'anni delle radio libere«Ricordo la nascita delle prime radio libere a Napoli, in particolar modo Radio Napoli City FM 88-108 MHz ovvero 101 MHz, situata nel Rione Alto, dove io venni ad abitare in coincidenza con le prime trasmissioni, negli anni che vanno dal 1975 al 1978. Gli studi radiofonici erano collocati in un appartamento molto grande ad un ultimo piano del palazzo Aurora e fungeva anche da studio di pittura di Elio Ferrara, che con molti altri collaboratori fecero di questa emittente la prima vera radio libera rivoluzionaria a Napoli e in Italia. Nel Luglio del 1977, in un pomeriggio in cui ero più libera dallo studio, andai a ritirare un premio per un quiz a cui avevo risposto esattamente sugli studi di Radio Napoli City. Fu per me una occasione davvero nuova ed eccitante assistere dal vivo a un programma radiofonico. Feci la conoscenza di Elio Ferrara in persona. Questi mi risultò subito una persona cordiale e simpatica oltre che brillante nel suo ruolo di speaker radiofonico e oltre che già famoso pittore.

Dopo trent’anni, navigando in Internet, in particolare visitando il sito di pittura di Elio Ferrara, ho ritrovato con piacere ed emozione anche lo speaker di Radio Napoli City di trent’anni prima.
L’ho contattato immediatamente per un incontro e lui ha accettato ben volentieri di passare al vaglio della memoria, non senza un pizzico di nostalgia, i fasti della sua radio mai dimenticata.
» (T.E.)
 

Ricorda Elio Ferrara ...

 

Elio Ferrara negli studi di RNC, nel 1976«Nei primi anni ’70,nell’aria si iniziava a sentire odore di libertà radiofonica e televisiva. Infatti nacquero le prime emittenti fuori dal territorio Italiano come Radio Luxemburg, Radio Montecarlo, sulla modulazione di ampiezza, e Tele Capodistria, che arrivava episodicamente sui nostri apparati televisivi secondo la propagazione ionosferica.
L’arrivo della banda cittadina CB rese i pirati dell’etere migliaia di abusivi su tutto il territorio regionale; essi si collegavano e in un gergo pseudo radioantistico discutevano fra loro dei più svariati argomenti,dai problemi che dava l’antenna all’incontro in verticale per una pizza serale.
Devo dire che questo tipo di frequentazione mi intrigava molto al punto che, in questi collegamenti CB dalla mia postazione radio nascevano veri e propri spettacoli con la collaborazione di amici, che si alternavano sul mio studio di pittura (sito in via Domenico Fontana Rione Alto al Vomero), e quindi giù con imitazioni, personaggi, cabaret, canzoni e dibattiti socialpolitici.

Tutta questa esperienza fu propedeutica alla decisione di prendere la patente di radioamatore sulle onde decametriche cosicché sul mio studio nacque una postazione radio operante con tanto di antenna direttiva per attuare collegamenti in tutto il mondo.
»
 

 

... si comincia a parlare di radio libere

   

«Intanto,su qualche rivista di musica si cominciava a parlare di radio libere.
Infatti, lessi un servizio su Radio Milano International e questo fece nascere in me l’idea di costituire una radio libera a Napoli per la quale sarebbe stata di grande utilità e divertimento.
Con l’amico Nando Coppeto ed altri amici tecnici costruimmo antenne e trasmettitore: Radio Napoli City fece il suo esordio nell’ etere napoletano nell’ottobre 1975 in prove tecniche.
In quel periodo,eravamo i soli a trasmettere, perché un'altra radio libera era stata posta sotto sequestro; eravamo l’unica voce alternativa alla RAI.
Trasmettevamo ogni giorno i nostri programmi in maniera molto professionale, pur non avendo il polso di quanti fossero i nostri ascoltatori. In giro si parlava di noi e nei negozi di dischi della città comparivano le scritte sugli apparecchi radio “PER RICEVERE RADIO NAPOLI CITY”.

Quanti erano i nostri ascoltatori, 10,1000,100.000, un milione, non lo sapevamo e non l’abbiamo mai saputo, ma di sicuro so che quando R.N.C. fu chiusa dal giudice Palmeri, vi furono dei movimenti di piazza e cortei che reclamavano a viva voce la riapertura della radio.
L’avvocato Saverio Senese di Soccorso Rosso sostenne le nostre ragioni e ci difese in tribunale; rimanemmo in attesa delle decisioni del giudice, ma, nel frattempo, nel mese di Aprile del del 1976 si pronunziò la Corte costituzionale, sancendo il principio che ogni cittadino poteva esprimere le proprie idee con qualsiasi mezzo di diffusione e quindi anche attraverso le onde radio.
»

Elio Ferrara

 

...  la resistenza delle radio libere

   

«Per niente scoraggiati, decidemmo di impiantare la nostra radio ad Ercolano sul Vesuvio, comprammo di nuovo le attrezzature e ricostruimmo trasmettitore e antenna. Avevamo tutto sotto sequestro, effettuato dall’ESCOPOST, coadiuvata dalle forze di pubblica sicurezza che quella mattina fecero il blitz alla nostra emittente. Fummo infatti i primi, ma nella stessa giornata seguirono la chiusura di altre tre emittenti napoletane.

Elio Ferrara

L’emittente che realizzammo al Vesuvio continuò ad essere molto seguita ma per noi era una faticaccia.
Andavamo di buon mattino su al Vesuvio, prendevamo le attrezzature che custodiva la proprietaria dell’immobile e le montavamo la mattina smontandole la sera; una vitaccia! Restammo io e Nando con qualche fedele collaboratore, ma si unirono a noi anche Adriano Di Cristo e Hilda Grasso che ci diedero un sostanziale aiuto. Le trasmissioni continuarono ad avere un regolare svolgimento ma la radio iniziò ad avere un maggiore impegno politico e sociale.
»

 

...  la sentenza della Corte Costituzionale e il ritorno a Napoli città

 

Le voci di Radio Napoli City (clicca per attivare il collegamento)«Ritornammo a Napoli con il dissequestro della nostra radio e altre tre emittenti e così, con rinnovate forze, nascevano programmi di buona qualità, con la partecipazione popolare e di grossi artisti e uomini di cultura che si avvicendavano ai nostri microfoni,curiosi del nuovo mezzo, così libero e diverso dalla RAI.

Anche le altre emittenti producevano buoni programmi, la concorrenza era sul piano qualitativo. Ai nostri microfoni si alternavano: Patty Pravo, Pino Daniele, Alberto Lupo, Nino Taranto,J enni e Alan Sorrenti,  Raffaele Cascone,  Gianni Crosio,  Paolo Ferrari,  Eugenio e Giorgio Bennato, Roberto De Simone, Giorgio Shottler, Ciro Sebastianelli, Eduardo Caliendo, Roberto Murolo, Patricia Lopez, Antonello Rondi, Peppe Lanzetta, Nino Buonocore, Egisto Sarnelli, Mario Musella, Giorgio Verdelli, Mario Crasto De Stefano,  Toni Cercola, Nino Masiello, Peppino Di Capri, ecc. ...
»

 

I fondatori, conduttori e responsabili:

Elio Ferrara e Nando Coppeto (i fondatori)
Rodolfo Parlato (I Mostri Amici, rubrica di psicologia, Narciso allo specchio, esibizioni ascoltatori)
Stani Smiraglia (FREEK OUT, rubrica di sociologia)
Franco Vassetti (Peppino Saporito)
Alfredo Avitabile (Giovanni Capitone, Gran Socetà)
Massimo Massimi e Giancarlo Giraud (Rock On)
Adriano Ferrara (Musica Classica)
Wiky Cipullo (Musica come Divertimento)
Federico Colella e Anny Palmieri (Federico 101)
Hilda Grasso e Adriano DI Cristo (un POP di musica)
Ettore Dell’Anno (Novità Musicali)
Pino Daniele (Jam Session)
Jenny Sorrenti ( POP e Country)
Maurizio Rinaldi (la posta e tecnico del suono)
Vittorio De Asmundis e Paola Gezzi (Moderna Poesia)
Renato Rutigliano e Benedetto Casillo (I Sadici Piangenti)
Egisto Sarnelli (La Storia Della Canzone Napoletana)
Sandro Ferrara e Arnaldo Parlato (La Radio Dei Ragazzi)
Sandro Fiorenzano (Di Palo In Frasca)
Vito Matassino (Diamoci del Tu)
Gino Finelli ( Serata Jazz)
Paolo Mormile (Astrologia )
Riccardo Ammendola (rubrica Fiscale)
Peppe Lanzetta e Enzo Scala (Monologhi )
Maurizio Marassi (Sport)
Mario Franco (Storia del Cinema)
Giulio Nuovo (Musica Jazz)
Antonio Spagnuolo (poeta )
Cito Marrazzo (Pop)
Luigi Pisani (Poesia)
Claudio Poggi e Mario Savastano (Musica Talent Scout)
Enzo Calabrese (Imitatore)
Renato Romano (Cultura Generale)
Dora Perotta (Centralini e segreteria)
 

...  e gli ascoltatori attivi o partecipativi e “benemeriti”

Pino D’Errico,
Mirella Spatola,
Pina Ippolito,
Delia,
Gennaro da Portici,
Susy De Carlo,
Elena Di Capri,
Teresa Esposito,
Italo Ormanni,
Mimmo Caputo,
Mario e Salvo Stajano
(e si ringrazia la pizzeria Il Giglio Rosso ...)
 

L'affollamento dell'etere e la nascita delle radio private

«Radio Napoli City diede ospitalità a Napoli a Radio Radicale che ebbe un lungo periodo di chiusura, mentre agli inizi del '76 diffondeva la voce di Radio Radicale da Roma attraverso le linee telefoniche sul territorio napoletano.
In seguito, l’etere partenopeo si sovraffollò di radio dilettantistiche che si sovramodulavano con le emittenti già esistenti: fu un caos! Iniziarono le battaglie a colpi di Watt e di potenze lineari; inoltre, quel poco di mercato pubblicitario che avevano impostato le prime radio fu azzerato dall’avvento di quest’orda selvaggia e senza regole (Radio Zi Nicola,Radio Sfogliatella, Radio Bianca Neve, ...) dato che le nuove radio offrivano la loro pubblicità in cambio di jeans o qualche chilo di carne. Un vero disastro!

L’unico sistema del potere centrale per stroncare le voci libere delle radio fu quello di non arrivare a una regolaentazione e così iniziarono a farsi avanti i gruppi commerciali, i network.
Nel 1978, quando cessarono le nostre trasmissioni, il panorama era così avvilente che i collaboratori di R.N.C., non sentendosi più motivati, lentamente si defilarono. Mestamente, col morale a pezzi, dopo aver vissuto insieme ai nostri ascoltatori momenti belli e partecipativi, mettemmo fine alle nostre trasmissioni.

Oggi,a distanza di 30 anni, ripensiamo tutti al nostro protagonismo nell’etere, all’affetto dei nostri ascoltatori, alla presenza costante nella vita culturale Napoletana e alla liberalizzazione dell’etere che, pur non offrendo grandi esempi positivi con trasmissioni trash, sicuramente permette alla società di fruire di un sistema più democratico e partecipativo.
»
 

Una incursione alla RAI

   

Nel 1980 Elio Ferrara, con Giorgio Verdelli ed altri collaboratori, idearono il programma televisivo trasmesso della terza rete regionale di Napoli in sei puntate chiamato Sarabanda. Nel cast erano presenti Marisa Laurito, Benedetto Casillo (proveniente da Radio Napoli City), Renzo Arbore, appunto Elio Ferrara, Marina Suma. La regia era di Paolo Fondato.

(Nella foto a lato Marisa Laurito e Giorgio Verdelli negli studi della RAI)

 

Altre informazioni sulle radio libere:

Radio pirata e radio libere / Radio Caroline / Le radio nel 1976 / Le prime radio libere / La diffusione della musica

 

© Musica & Memoria Giugno 2008 / Intervista raccolta da Teresa "Flò" Esposito il 23/5/2008 / Riproduzione non consentita / Il materiale audio e fotografico e' stato fornito dall'archivio di Radio Napoli City di Elio e Alessandro Ferrara e da Teresa Esposito 60 e non è copiabile né riproducibile senza preventiva autorizzazione / Revisioni: Novembre 2008 (nuove foto e "Sarabanda")

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