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Ewan MacColl - The First Time I Ever Seen Your Face (1962)

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1. The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes
And the moon and stars were the gifts you gave
To the dark and the empty skies, my love
To the dark and the empty skies

La prima volta che ho visto il tuo viso
Ho pensato che il sole sorgesse nei tuoi occhi
E la luna e le stelle fossero i doni che tu portavi
All'oscurità e ai vuoti cieli, amore mio
All'oscurità e ai vuoti cieli

2. The first time ever I kissed your mouth
I felt the earth move in my hands
Like the trembling heart of a captive bird
That was there at my command, my love
That was there at my command.

La prima volta che ho baciato la tua bocca
Ho sentito il tuo fremito (1)
come il cuore tremante di un uccello nelle mie mani
Che era lì per me, amore mio
Che era lì per me.

3. The first time ever I lay with you
And felt your heart beat over mine
I thougth our joy would fill the earth
And last 'till the end of time, my love
And last 'till the end of time

La prima volta che ho dormito con te
ed ho sentito il tuo cuore battere sopra al mio
Ho pensato che la nostra gioia potesse riempire la Terra
E sarebbe durata sino alla fine del tempo, amore mio
E sarebbe durata sino alla fine del tempo.

 

Note

 

Una canzone di sincero amore scritta da Ewan MacColl per Peggy Seeger. Lui era un musicista della scena folk scozzese e lei una interprete e musicista sempre di genere folk, americana, nonché sorella minore del grande Pete Seeger, entrambi  impegnati politicamente e dalla parte dei più deboli.
Ewan MacColl, nome d'arte di James Henry Miller, ha scritto una canzone ispirata al folklore della sua terra, sia nella melodia sia nei versi d'amore poetici ma volutamente ingenui ed enfatizzati, ma anche assai sinceri, perché iniziava così la sua lunga storia con Peggy, più giovane di lui di 20 anni, con la quale avrebbe avuto tre figli. I due musicisti sono ritratti al lavoro nel 1965 nella foto di Brian Shue (Redferns).

E' senza dubbio una delle più belle canzoni d'amore di sempre, scritta nel 1957 ma pubblicata Ewan MacColl con Peggy Seeger nel 1962 sull'album "The New Briton Gazette, Vol.2". E' stata ripresa molte volte, più di 150, ma la più importante ed efficace versione rimane secondo noi quella del 1965 di Peter, Paul & Mary, con in evidenza la voce e la parte solistica di Mary Travers. Preceduta da quella di un altro ben noto gruppo folk USA, The Kingston Trio (1962). la versione di Peter Paul & Mary, registrata per il loro album del 1965 "See What Tomorow Brings" riesce ad estrarre tutto il potenziale della bellissima melodia e dei versi perfettamente inseriti in essa.

Tra tutte, la versione che ha avuto più successo è però quella di Roberta Flack del 1972, che riprende con un arrangiamento aggiornato ai tempi quella del 1969 della stessa cantante soul, per il suo disco di esordio (e piuttosto vicina a quella del trio folk USA). La nuova versione faceva parte della colonna sonora del film del 1971 di Clint Eastwood "Brivido nella notte". Una buona versione, molte altre invece banalizzano alquanto un brano di base molto semplice o sono parecchio fuori bersaglio. Sono inoltre spesso cambiati in parte i versi e pure il titolo.

Il testo e la traduzione

Le parole nella versione del trio USA sono in parte censurate nell'ultima strofa. Invece che "a letto con te" oppure "ho dormito con te" (suona meglio in inglese, "ho giaciuto con te" o peggio "giacqui con te" è improponibile nella nostra lingua) diventa "ti ho stretta a me / e ho sentito il tuo cuore battere vicino al mio".

3. The first time ever I held you near
And felt your heartbeat close to mine
I thought our joy would fill the world
And would last till the end of time my love
And would last till the end of time

Nella seconda strofa il secondo verso (1) accenna probabilmente alla sensazione (di lei in questo caso) dopo il primo bacio: "feel the earth move" è infatti una espressione idiomatica, una iperbole, usata ad esempio anche da Hemingway in "Per chi suona la campana", per indicare le forti sensazioni dell'amore fisico. Paragonata poeticamente al battito del cuore di un uccellino preso tra le mani, per salvarlo e proteggerlo. Per questi due versi è proposta quindi una traduzione non letterale.

 

© Traduzione Alberto Maurizio Truffi - Musica & Memoria Maggio 2017

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