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Lesley Gore - You Don't Own Me

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You don't own me
I'm not just one of your many toys
You don't own me
Don't say I can't go with other boys

Io non sono una tua proprietà
io non sono uno dei tuoi molti giocattoli
Io non sono una tua proprietà
non dirmi che non posso vedere altri ragazzi

Don't tell me what to do
Don't tell me what to say
Please when I go out with you
Don't put me on display

Non dirmi quello che devo fare
non dirmi quello che devo dire
per favore quando esco con te
non mettermi in mostra

'Cause - you don't own me
Don't try to change me in any way
You don't own me
Don't tie me down 'cause I'd never stay

Perché: Io non sono una tua proprietà
non cercare di farmi cambiare in nessun modo
Io non sono una tua proprietà
non legarmi perché io non potrei mai rimanere (ferma)

Don't tell you what to say
Don't tell you what to do
So just let me be myself
That's all I ask of you

Non ti dico quello che devi dire
non dirmi tu quello che devo fare
lasciami solo essere quella che sono
questo è tutto ciò che ti chiedo

I'm young and I love to be young
I'm free and I love to be free
To live my life the way I want
To say and do whatever I please

Io sono giovane e amo essere giovane
io sono libera e amo essere libera
vivere la mia vita a modo mio
dire e fare tutto quello che mi piace

And don't tell me what to do
don't tell me what to say
And elease when I go out with you
Don't you dare put me on display

E non dirmi quello che devo fare
e non dirmi quello che devo dire
e per favore quando esco con te
non mettermi in mostra

Hey, I don't tell you what to say
Don't tell you what to do
So just let me be myself
That is all that I ask of you

Hey, io non ti dico quello che devi dire
non dirmi tu quello che devo fare
lasciami solo essere quella che sono
questo è tutto ciò che ti chiedo

I am young and I love to be young
I-I'm free and I love to be free
To live my life the way I want
To say and do whatever I please

Io sono giovane e amo essere giovane
io sono libera e amo essere libera
vivere la mia vita a modo mio
dire e fare tutto quello che mi piace

 

Note

 

Lesley Gore è la cantante americana diventata famosa da adolescente per un paio di successi rivolti proprio al mondo delle ragazzine, la notissima "It's My Party" (#5 in USA nel 1963, quando lei aveva 16 anni) e il sequel "It's Judy's Turn To Cry". Il primo brano lo conoscono tutti in Italia, perché accompagna nella colonna sonora il momento culminante di un film passato sulle TV private circa un milione di volte, Piccola peste (Problem Child, 1990, di Dennis Dugan) ed è incentrato su una festa di compleanno rovinata dalla rivale in amore. A questi primi due successi ne seguirono altri, sempre di genere pop e pre-beat, molti dei quali nella top-ten USA, tra cui questo You Don't Own Me, registrato a settembre 1963 e nei negozi a dicembre, che arrivò al numero 2, dietro solo ai Beatles nell'anno successivo.

La cantante però non era esattamente nella vita la classica ragazzina americana baciata dal successo. Tanto per iniziare decise di continuare gli studi e di frequentare il college dai 18 anni in poi, limitando così inevitabilmente le sue prospettive di carriera. E poi c'è questo brano dove viene affermato, forse per la prima volta con tanta decisione, che una donna è libera e non appartiene a nessuno. Neanche a nessuno schema precostituito, come Gore confermerà anni dopo annunciando la propria scelta in campo sessuale, maturata proprio negli anni della seconda adolescenza.

Il testo (scritto in realtà da due uomini) è forse semplice ma molto diretto, e l'effetto è ancora superiore sentendolo interpretato da una giovane donna vestita e pettinata in perfetto stile di metà anni '60.

Scelta sessuale e tema della canzone l'hanno fatta definire a molti negli anni successivi una anticipazione del femminismo. D'altra parte lo slogan delle femministe anni '70 era "io sono mia" e Gore cantava in modo molto convinto (da vedere il video, disponibile su YouTube) "tu non sei il mio padrone". E forse se ne è accorta qualcuna anche nel 1965 ed è questo uno dei motivi del suo successo.

Il ricco mercato italiano attirava anche cantanti poco noti da noi e così una versione nella nostra lingua è stata preparata anche in questo caso, prima presentata da Isabella Iannetti al Cantagiro e poi con una volonterosa interpretazione della cantante newyorchese, attenta a pronunciare in modo intellegibile i versi, anche se la forza travolgente dell'originale inevitabilmente si perde.

Il testo della versione italiana "Va tu sei libero" (come al solito molto depotenziato) si può leggere qui.

 

© Musica & Memoria 2010 / Testo originale trascritto e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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