Dead Can Dance - In the Kingdom of the Blind the One-Eyed Are Kings (1988)

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If it were within, within our power
beyond the reach of slavish pride
to no longer harbour grievances
behind the masked opportunist's facade.

Se fosse dentro, dentro il nostro potere
oltre il limite dell'orgoglio servile
non coltivare più lamentele
dietro la facciata dell'opportunista che nasconde il suo volto.

We could welcome the responsibility
like a long lost friend
and re-establish laughter
in the dolls' house once again.

Potremmo accogliere la responsabilità
come un amico perduto da tempo
e ritrovare l'allegria
una volta ancora nella casa delle bambole. (1)

For time has imprisoned us
in the order of our years
in the discipline of our ways
and in the passing of momentary stillness
we can see our chaos in motion
and the subsequent collisions of fools
well versed in the subtle art of slavery

Perché il tempo ci ha resi prigionieri
nel procedere dei nostri anni
nella disciplina dei nostri modi di essere
E mentre attraversiamo momentanei stati di immobilità
possiamo vedere il nostro caos in movimento (2)
e le successive profonde e folli divergenze (3)
ben amalgamate nella sottile arte della schiavitù.

 

Note

 

Da The Serpent's Egg (1988), uno dei migliori album dei Dead Can Dance, ovvero Lisa Gerrard e Brendan Perry, formidabili esploratori e creatori di musica, una riflessione esistenzialista di Perry sui rapporti ambigui tra servi e padroni, sudditi e Re.

  1. Non è chiaro quale sia la metafora nascosta nella "casa di bambola", forse una citazione subliminale al celebre dramma di Ibsen, forse un modo di dire non comune. Ogni suggerimento è il benvenuto.
  2. Nella esecuzione il verso viene ripetuto tre volte, ma nel testo allegato all'album è uno solo.
  3. "Collision" qui dovrebbe avere il secondo significato che ha in inglese, ovvero una situazione in cui un accordo, una convergenza è impossibile (Collins).
  4. Il titolo è ovviamente una citazione del noto detto popolare "Nel paese dei ciechi un orbo è Re". Improbabile che vi sia un riferimento anche al celebre ed omonimo racconto di H.G. Wells.
 

© Musica & Memoria Giugno 2018 - Testo originale di Brendan Perry - Riproduzione per usi commerciali della traduzione non consentita         

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