
Dal romanzo omonimo di Nick
Hornby è stato tratto un film interpretato da Hugh
Grant (che si è giustamente e da subito considerato perfetto per la
parte di Will), e diretto dai due fratelli già "colpevoli" del grande
successo American Pie del 1999.
Il romanzo è semplificato per la "riduzione" cinematografica (non a
caso si chiama così) ma rimane ben delineato il personaggio del protagonista
Will, delle sue donne, e del ragazzo Marcus, co-protagonista, interpretato da un
ragazzino-attore (del 1990), già attivo in film e TV inglese, Nicholas
Hoult, forse però un po' troppo bambino per la parte, almeno secondo
i nostri standard.
Del tutto semplificata
invece la vicenda scolastica e il personaggio della singolare amica e
protettrice di Marcus, Ellie, e dei suoi amici rockettari.
A parere unanime ottima
interpretazione di Hugh Grant, leggero ed intenso al tempo stesso, in una parte
che sembra proprio scritta per lui.
La colonna sonora non
prende praticamente nulla di quella utilizzata da Nick Hornby per
il libro, ma ne mantiene
bene l'atmosfera grazie all'ottimo lavoro di Damon
Gough, l'artista inglese che si fa chiamare Badly
Drawn Boy ("ragazzo mal riuscito", o qualcosa del genere,
effettivamente l'immagine non è delle migliori), che ha creato una serie di
canzoni di gusto pop, originali, del tutto inserite nella atmosfera leggera,
ironica e disinibita del film.
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Del mondo musicale
politically correct e tardo-hippy di Fiona, la madre di Marcus, e quindi di
Marcus stesso, rimane invece ben poco; per semplicità si punta su una sola
canzone, Killing Me Softly di Roberta
Flack, perché probabilmente più nota e/o meno ostica al grande
pubblico del brano di Joni Mitchell usato
allo stesso scopo nel libro (Both Sides Now).
Da notare inoltre che nel film deve potersi ascoltare in qualche modo, e infatti
si ascolta, la canzone natalizia che consente a Will di vivere, "La
super-slitta di Babbo Natale" (Santa's Super Sleigh).
Tutti hanno notato invece la totale eliminazione di qualsiasi riferimento a Kurt
Cobain e ai Nirvana. Nel libro la
tragica morte del musicista di Seattle è un vero e proprio deus ex machina per
la fase finale e la conclusione del libro, e vede in primo piano una scatenata
Ellie. Nel film il tutto è sostituito con una trovata scontata e
americaneggiante, la solita festa scolastica - concerto rock, dove Marcus si
appresta a fare la figuraccia della propria vita, ma all'ultimo momento (con
l'aiuto provvidenziale di Will) salva la faccia e tutto il resto.
Perché sostituire una
sceneggiatura che funziona, ad incastri perfetti, con una un poco posticcia?
Escludendo la ipotesi di qualche mancato accordo per i diritti con la vedova di
Cobain, la "simpatica" Courtney Love,
è probabile che si sia voluto evitare di caratterizzare troppo in senso
temporale (e di costume) il film. Cobain avrebbe portato il film negli anni '90
(la sua morte risale al '94), mentre il film vuole essere ancorato al presente,
non caratterizzato, perché questo è il linguaggio della commedia di costume
oggi. Quindi il brano moderno e cattivo che introduce Marcus tra gli
adolescenti normali diventa un rap dello specialista americano Mystikal
(uno che ha cominciato nel '95).
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