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Enya - Orinoco Flow (1988)

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Let me sail, let me sail, let the Orinoco flow.
Let me reach, let me beach on the shores of Tripoli.
Let me sail, let me sail, let me crash upon your shore.
Let me reach, let me beach far beyond the Yellow Sea.

Fammi navigare, fammi navigare, fai che scorra il fiume Orinoco.
Fammi arrivare, fammi approdare sulle spiagge di Tripoli.
Spiega le vele, fammi prendere il largo, fammi naufragare sulle tue rive
Fammi arrivare, fammi approdare ben oltre il Mar Giallo

Sail away, sail away, sail away
Sail away, sail away, sail away
Sail away, sail away, sail away
Sail away, sail away, sail away

Spiega le vele, prendi il largo (1)
Spiega le vele, prendi il largo
Spiega le vele, prendi il largo
Spiega le vele, prendi il largo

From Bissau to Palau in the shade of Avalon
From Fiji to Tiree and the Isles of Ebony
From Peru to Cebu feel the power of Babylon
From Bali to Cali far beneath the Coral Sea

Da Bissau a Palau all'ombra di Avalon
Dalle Figi all'isola di Tiree e le isole Ebridi
Dal Perù a Cebu puoi sentire il ​​potere di Babilonia
Da Bali a Cali, molto al di sotto del Mar dei Coralli

Turn it up, turn it up, turn it up-up, adieu
Turn it up, turn it up, turn it up-up, adieu
Turn it up, turn it up, turn it up-up, adieu

Alzati, alzati. alzati, addio
Alzati, alzati. alzati, addio
Alzati, alzati. alzati, addio

From the North to the South, Ebudae unto Khartoum
From the deep Sea of Clouds to the Island of the Moon
Carry me on the waves to the lands I've never been
Carry me on the waves to the lands I've never seen

Da Nord a Sud, da Ebudae fino a Khartum
Dal profondo Mare delle Nuvole all'Isola della Luna
Portami sulle onde verso le terre che non ho mai visto
Portami sulle onde verso le terre che non ho mai visto

We can sail, we can sail with the Orinoco flow
We can sail, we can sail
Sail away, sail away, sail away

Possiamo navigare, possiamo navigare, seguendo il corso dell'Orinoco
Spiega le vele, prendi il largo

We can steer, we can near with Rob Dickins at the wheel
We can sigh, say Goodbye Ross and his dependency
We can sail, we can sail
Sail away, sail away, sail away

Possiamo dirigerci, possiamo avvicinarci con la guida di Rob Dickins
Possiamo con un sospiro dire addio alla Dipendenza di Ross
Spiega le vele, prendi il largo

We can reach, we can beach
On the shores of Tripoli
We can sail, we can sail
Sail away, sail away, sail away

Possiamo raggiungere, possiamo approdare
Sulle coste di Tripoli
Possiamo navigare, possiamo navigare
Spiega le vele, prendi il largo

From Bali to Cali far beneath the Coral Sea
We can sail, we can sail
Sail away, sail away, sail away

Da Bali a Cali, molto più a Sud del Mar dei Coralli
Possiamo navigare, possiamo navigare
Spiega le vele, prendi il largo ...

From Bissau to Palau in the shade of Avalon
We can sail, we can sail

Da Bissau a Palau all'ombra di Avalon
Possiamo navigare, possiamo navigare ...

From Peru to Cebu feel the power of Babylon
We can sail, we can sail

Dal Perù a Cebu puoi sentire il ​​potere di Babilonia

We can sail, we can sail
Sail away, sail away, sail away
Sail away, sail away, sail away

Possiamo navigare, possiamo navigare ...
Spiega le vele, prendi il largo
Spiega le vele, prendi il largo ...

  

Note

 

Finivano gli anni '80 e nella musica, con questa canzone e con l'album che la conteneva, Watermark, un inatteso ma dilagante successo internazionale, tramontavano anche i suoni sintetici e i ritmi elettronici e si tornava al richiamo alla natura e ai suoni di un mondo pre industriale, ma riproposto con ritmi e melodie di immediata presa. Nasceva la world music o almeno, diventava fenomeno di massa, assieme all'estetica "new age". Il testo di questo brano portabandiera non poteva essere più "world" di così: illustra un viaggio immaginario, in nave (a vela, ovviamente) che tocca in ordine rigorosamente casuale una ventina di luoghi simbolici di un mondo da riscoprire, abbandonando lo yuppismo degli anni '80, le metropoli del mondo occidentale e le sedi delle grandi Borse che decidono (pare) il destino degli uomini, assieme ai tacchi alti e ai completi in giacca e cravatta, a favore di abiti etnici e scarpe da trekking o da barca, e di un taccuino Moleskine per annotare con disegni, brevi scritte e foglietti di viaggio da riporre nell'apposito tasca, il proprio percorso, sulle tracce del prototipo del viaggitore alla scoperta del mondo meno conosciuto, ovviamente Bruce Chatwin. Ma vediamo di capire se c'è una logica nei luoghi secelti dalla musicista irlandese e dalla sua collaboratrice per i testi, Roma Ryan, la moglie del produttore dell'album, Nick Ryan.

 

I luoghi del mondo verso cui salpare

  • Orinoco: il secondo più grande fiume del continente sudamericano, oltre 2000 Km, la maggior parte dei quali in Venezuela. Navigabile per la maggior parte del suo percorso. Qui sopra un paio di immagini dell'alto corso del grande fiume.

  • Tripoli: la ben nota, a noi italiani, capitale della Libia. E' una città di mare fondata dal Fenici e per questo forse è stata scelta ed inserita nell'elenco. Certo attualmente ben lontana dalla suggestione di una destinazione di viaggio.

  • Mar Giallo: il mare interno racchiuso tra la penisola della Corea e la Cina. Le sue coste sono densamente popolate.

  • Bissau: un'altra città di mare, fondata dai portoghesi e capitale dello stato africano della Guinea-Bissau.

  • Palau: escludendo che si tratti del piccolo comune omonimo della Gallura, in Sardegna, è certamente l'isola-stato della Micronesia, a 500 km dalle Filippine.

  • Avalon: un'isola mitica, l'isola dell'Oceano Atlantico nella quale è sepolto Re Artù, luogo di leggende, invisibile alle navi perché sempre ricoperta dalle nebbie, un'altra "isola non trovata".

  • Figi: siamo sempre nel Pacifico e si tratta in questo caso di una destinazione turistica ben nota.

  • Tiree: altra isola ma meno nota, pur essendo anch'essa una destinazione turistica almeno per gli abitanti delle isole britanniche, è la più a Ovest delle Isole Ebridi interne citate subito dopo. Luogo di miti e leggende celtiche.

  • Perù: il noto stato sudamericano a nord del Cile, affacciato sull'Oceano Pacifico. La capitale Lima è molto vicina al mare e il porto principale, Callao, è prossimo ad essa.

  • Cebu: siamo sempre nel Pacifico ma sulla sponda opposta, si tratta di una provincia delle Filippine composta da molte isole. Località remota e poco nota scelta probabilmente per l'assonanza e la metrica.

  • Babilonia: il potere del'antica Babilonia, quindi dell'odierna Bagdad (destinazione assai improbabile ora) non  sembra avere nessuna relazione né con il Perù né con la remota provincia filippina. Pura assonanza dei versi.

  • Bali: altra isola ben nota, essendo tra le mete preferite del turista italiano amante dell'estremo Oriente.

  • Cali: anche questo luogo è scelto evidentemente per assonanza, ma c'è un dubbio di attribuzione. Esiste la città di Cali, in Colombia, la seconda del paese sudamericano, con oltre 2 milioni di abitanti. Ma non solo è priva di particolari attrattiva, ma è anche lontana dal mare e da fiumi navigabili. Come si può salpare per Cali? Secondo alcune interpretazioni, si tratta invece di un riferimento abbreviato come pare si faccia, alla California.

  • Coral Sea: qui il riferimento geografico non torna proprio. Si tratta della definizione di un tratto di mare tra la Papuasia e l'Australia, 18° nell'emisfero Sud, non può essere "sopra" l'isola di Bali che è a 9° Sud e meno che mai alla città di Cali o alla California che sono nell'emisfero Nord.

  • Ebudae: sono ancora le Ebridi interne citate prime, questa volta chiamate con il loro antico nome in lingua celtica.

  • Khartum: torniamo in Africa con la capitale del Sudan (in grafia inglese Khartoum). Non è sul mare ma è stata fondata dagli arabi sulla confluenza tra Nilo bianco e Nilo azzurro, fiumi ovviamente navigabili, e la immaginaria goletta a vela di Enya può arrivarci.

  • Sea of Clouds, Island of the Moon: potrebbero essere nomi familiari di luoghi reali non identificati, o luoghi immaginari.

  • Dipendenza di Ross; qui potremmo essere decisamente più a Sud, perché, se il riferimento è corretto, siamo arrivati nel frattempo in Antartide. E' una delle aree in cui è diviso il sesto continente, quello coperto di ghiacci (così sono coperti tutti, considerando che la Micronesia appartiene all'Oceania). Prospiciente alla Nuova Zelanda e reclamata da questo Stato. La base di Scott è raggiungibile nella buona stagione anche da navi normali. Ma forse non è così:

  • Rob Dickins e Ross Calloum:forse invece questa strofa è un puro scherzo, un gioco di parole, perché Rob Dickins era un manager dell'etichetta inglese WEA nonché il produttore esecutivo dell'album, mentre si chiamava Ross Cullum l'ingegnere del suono e co-produttore con Nick Ryan.

Note alla traduzione

(1) "sail away" significa "salpare" ma tradurre i versi più significativi e ripetuti della canzone di Enya con "salpa, salpa" suona proprio male nella nostra lingua. Proponiamo una traduzione non letterale più vicina a come l'avrebbe scritta un autore italiano.

© Traduzione Alberto Maurizio Truffi Gennaio 2019 - Musica & Memoria  / Testo originale di Roma Ryan ed Enya (Eithne Patricia Ní Bhraonáin) riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer)

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