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In fondo al viale,
in quel caffè dove la gente
che non sa cosa fare,
ho conosciuto lei. |
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In fondo al viale,
in quel caffè mi guardo intorno
per vederla arrivare. |
In lei vedo cio’
che non ho avuto mai,
e ho voglia di gridare
per lei. |
C’e’ solo lei,
nella mia mente solo lei,
e nel mio sguardo solo lei,
chi mi sorride e’ sempre lei. |
In fondo al viale,
in quel caffè mi son fermato,
non so piu’ andare avanti,
in lei vedo cio’
che non ho avuto mai,
e ho voglia di gridare
per lei, |
C’e’ solo lei,
nella mia mente solo lei,
e nel mio sguardo solo lei,
chi mi sorride e’ sempre lei,
nella mia mente solo lei,
e nel mio sguardo solo lei,
che mi sorride ...
sempre |
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Primo
singolo per i Gens di Messina, trasparente
citazione del Viale San Martino e del Bar Progresso che
allora si trovava appunto "in fondo al viale" ed era un punto di ritrovo tipico
per i giovani e meno giovani nella città dello Stretto.
Il complesso
si era formato nel 1967 su iniziativa di Filiberto
Ricciardi, gli altri componenti erano Pippo Landro, Ettore Cardullo,
Gilberto Bruno e Pino Salpietro. Salvatore Trimarchi, anche lui messinese, era
l'autore della versione italiana di "Is it yes, is it no" di James Brown, in
italiano Brucerà, con la quale il gruppo ha vinto il Terzo Torneo Eurodavoli del
1968, e poi anche del testo di questa canzone, assieme a Cesare Gigli. La musica
era di Gianni Marchetti, in seguito apprezzato autore di colonne sonore per
l'allora assai fiorente cinema
italiano. La prima formazione dei Gens era composta da
Filiberto Ricciardi voce solista e chitarra,
Pippo Landro tastiere,
Ettore Cardullo basso,
Gilberto Bruno chitarre (dal 1969 sostituito da
Mauro Culotta, causa prematura scomparsa),
Pino Salpietro, batteria. |