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Per le strade
mercenarie del sesso (1)
Che procurano fantastiche illusioni
Senti la mia pelle com'è vellutata
Ti farà cadere in tentazioni
Per regalo voglio un harmonizer (2)
Con quel trucco che mi sdoppia la voce
Quest'estate ce ne andremo al mare per le .... vacanze |
Un'estate
al mare
Voglia di remare
Fare il bagno al largo
Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni
Un'estate al mare
Stile balneare
Con il salvagente
Per paura di affogare (3) |
Sopra i ponti
delle autostrade (4)
C'è qualcuno fermo che ci saluta
Senti questa pelle com'è profumata
Mi ricorda l'olio di Tahiti
Nelle sere quando c'era freddo (5)
Si bruciavano le gomme di automobili
Quest'estate voglio divertirmi per le ... vacanze |
Un'estate
al mare
Voglia di remare
Fare il bagno al largo
Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni
Un'estate al mare
Stile balneare
Con il salvagente
Per paura di affogare |
Quest'estate ce
ne andremo al mare
Con la voglia pazza di remare
Fare un po' di bagni al largo
Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni |
Un'estate al
mare
Stile balneare
Toglimi il bikini (6)
(gabbiani) |
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Negli
anni '80 il pensiero e l'estetica postmoderna diventavano di massa,
caratterizzavano il decennio e sarebbero rimaste per molto tempo ancora il
pensiero dominante. Difficile immaginare una canzone più ostentatamente
postmoderna, ma anche e contemporaneamente abile presa in giro del fenomeno
di massa, di questa scritta dal grande
Franco Battiato per la sua protetta (e formidabile interprete)
Giuni Russo.
Viene citato nel modo più efficace e trascinante (grande successo
nell'estate del 1982) il simbolo principale degli anni '60 (e tardi '50):
l'estate al mare, le vacanze divenute di massa, la rotonda sul mare.
Ma, approfittando del fatto che in Italia tutti ricordano solo le parole del
refrain (il "ritornello") la protagonista, la vacanziera, non è la solita
giovane donna rapita da una infatuazione estiva ma, e pure senza velate
allusioni, una simpatica prostituta che si gode finalmente il meritato
riposo, dopo un inverno di duro lavoro.
D'altronde, se nella musica leggera italiana sono passati tranquillamente il
"guerriero di carta igienica" di Umberto Tozzi (Ti amo), Liù "ingigantita
sul falsopiano" (Nuovi angeli) e "non piangere salame dai capelli verderame"
(Formula 3) sarebbero passati indenni anche i riferimenti ai copertoni
bruciati di notte. E così è stato, grande successo e dimostrazione che sì,
eravamo entrati in una nuova era. |
Note al testo |
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La
prima strofa è già esplicita: ci sono le strade di periferia frequentate
dalle passeggiatrici, la pelle vellutata ed invitante delle medesime, e
la tentazione che attira i clienti.
- Battiato non manca di citare criticamente una moda in uso nella
musica commerciale, l'harmonizer o pitch/time shifting (allora
analogico) che consentiva di modificare la voce o di ripeterla a volume
più basso ma su toni leggermente più alti (o più bassi). Ne faceva
ricorso a volte anche lui.
- Considerato il mestiere della protagonista e la conseguente scarsa
frequentazione di mare e piscine è logico che non sia un'esperta
nuotatrice.
- Altro dettagli realistico: potrebbe riferirsi sia all'abitudine anni
'60 (ai tempi delle prime autostrade) di passare mezze ore sui ponti a
guardare attraverso le grate di protezione e riconoscere i modelli delle
auto che passano e salutare magari qualcuno che viaggiava in spider
(verso le vacanze). Oppure anche ai ponti di servizio, luogo di attesa
spesso usato dalle passeggiatrici e dai loro clienti.
- I fuochi che scaldavano negli inverni più freddi le meretrici della
prima strofa, che peraltro non potevano indossare pesanti cappotti e
sciarpe.
- Ultimo sberleffo in totale discontinuità con le classiche canzoni
dell'estate e le loro romantiche protagoniste di amori balneari.
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La canzone è anche la settima traccia della nostra
playlist dedicata ai
migliori esempi della musica italiana negli anni '80, che si può ascoltare
anche da questa pagina, dalla finestra seguente. |
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