Margareth Menezes - Uma História de Ifã (Elegibo) |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo (1) |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
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Lo stile musicale axè |
Ythamar Tropicalia e Rey Zulu sono compositori baianos (dello stato di Bahia) di axé music, che è il ritmo originario di Uma História de Ifã, e hanno creato canzoni per gruppi come Olodum, Banda Mel e altri. La maggioranza dei brani axé parlano di cose molto banali come, ad esempio, i sederi delle donne e altre cose che evocano erotismo, ma in maniera piuttosto volgare, in un portoghese molto povero e pieno di espressioni gergali. Virginia Rodrigues, autentica bahiana, secondo la critica, ha il dono di rendere belle quelle canzoni, perché la sua interpretazione non è mai eroticamente esplicita, ma ricca di intensità e talento. Una buona continuatrice del suo stile è Margareth Menezes, che ha reso la canzone cosnosciuta in tutto il mondo. |
La leggenda che ispira la canzone |
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Cos'è o dov'è Ifã? |
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Gli Orixás |
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Il candomblé |
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Note sulla traduzione |
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(1) |
Elegibo è il re della città di Ejgibo (come dice il verso successivo) |
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(2) |
La seconda strofa sembra pronunciata da una voce differente, per il cambio di persona. Probabilmente evoca l'autore della maledizione. A volte questa strofa è saltata. |
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(3) |
La radice della pianta di inhame è commestibile ed è molto usata nella cucina brasiliana. |
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(4) |
Tutti gli uomini negri della città. |
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Traduzione e note di
Janaìna Truffi
/ Riproduzione
per usi commerciali non consentita |