Una canzone tradizionale,
di autore anonimo, che risale alla prima guerra mondiale e al grande macello a cui venne mandata la
gioventù dell'epoca, nella prima guerra di massa combattuta con strumenti
moderni ma strategie antiche (gli assalti e la guerra di trincea). In
particolare la linea del fronte a Gorizia si spostò di poche centinaia di metri
a fronte di ripetute azioni (Le 12 offensive sull'Isonzo) delle opposte fanterie
italiane e austriache, a prezzo di un grandissimo numero di morti, dovuto alle
tecniche di guerra d'assalto contro le mitragliatrici, efficacemente narrate da Emilio
Lussu nel fondamentale libro Un anno
sull'altipiano, da cui sono stati tratti i film Uomini
contro (di Francesco Rosi) e, in parte, il celebre film del 1959 La
grande guerra di Mario Monicelli,
con Alberto Sordi e
Vittorio Gassman.
La sola Italia, pur ottenendo una celebrata vittoria, ebbe al termine della
guerra 600.000 morti, in massima parte militari, un dato forse sotto-stimato, e
per di più su un esercito che all'inizio dei combattimenti assommava a 800.000
uomini. Per fare un raffronto, nella II guerra mondiale i militari italiani
caduti furono meno di 200.000 (su un totale di circa 450.000 morti).
Recuperata e riproposta dagli studiosi della musica popolare (o folk) italiana
raccolti nel Nuovo Canzoniere Italiano (animato da Bosio,
Leydi e Straniero),
questa canzone fu presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964
nell'ambito dello spettacolo di canzoni popolari "Bella ciao", nella
interpretazione di Sandra Mantovani alla voce solista,
suscitando proteste clamorose e abbandono della sala da parte delle autorità per la visione ben poco eroica della "guerra
vittoriosa".
Pubblicata su LP nel 1965 a nome "Il Nuovo Canzoniere Italiano" con titolo
"Bella ciao" (da questo disco sarebbe poi partita la nuova popolarità di questa
canzone partigiana degli ultimi mesi di guerra) per la etichetta I Dischi del
Sole (DS 101/3). |
Nella
immagine (cliccare per ingrandire) l'annuncio dello spettacolo
riproposto l'anno dopo nei teatri, tratta da una pagina della rivista
Linus del maggio 1965 (il secondo
numero della celebre rivista, quindi). Sono riportati tutti i nomi dei
musicisti - attori dello spettacolo, che includono praticamente tutti i
protagonisti di quella fertile stagione per la musica popolare italiana:
Caterina Bueno
Maria Teresa Bulciou
Giovanna Daffini
Ivan Della Mea
Sandra Mantovani
Giovanna Marini
Silvia Malagugini
Cati Mattea, Hana Roth
Michele L. Straniero
Il Gruppo Padano di Piàdena
Gaspare De Lama
Roberto Leydi e Filippo Crivelli (curatori) |