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Ricchi e Poveri - La prima cosa bella (1970)

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Hai preso la chitarra
E suoni per me
Il tempo d'imparare
Non l'hai e non sai suonare
Ma suoni per me

 

La senti questa voce
Chi canta è il mio cuore
Amore, amore, amore
è quello che so dire
Ma tu mi capirai

 

I prati sono in fiore
Profumi anche tu
Ho voglia di morire
Non posso più cantare
La colpa sei tu

 

La senti questa voce
Chi canta è il mio cuore
Amore, amore, amore
è quello che so dire
Ma tu mi capirai

 

I prati sono in fiore
Profumi anche tu
Ho voglia di morire
Non posso più cantare
La colpa sei tu

 

La prima cosa bella
Che ho avuto dalla vita
è il tuo sorriso giovane sei tu
Tra gli alberi una stella
La notte si è schiarita
Il cuore innamorato sempre più
Sempre più
(Sempre più)

 

La senti questa voce
Chi canta è il mio cuore
Amore, amore, amore
è quello che so dire
Ma tu mi capirai
Ma tu mi capirai

 

La prima cosa bella
Che ho avuto dalla vita
La prima cosa bella

 
 

Note

 

Tra le canzoni più significative e ricordate del pop italiano degli anni '70 un posto spetta senza dubbio a questi brano composto da Nicola Di Bari e aiutato per il testo dall'onnipresente Mogol. Mai dimenticato per la sua efficacia e freschezza, è stato anche scelto molti anni dopo dal regista Paolo Virzì per dare il titolo ad uno dei suoi film più apprezzati, con Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti e Claudia Pandolfi.
Presentato a Sanremo nel 1970 è arrivata al secondo posto dopo una canzone certo non memorabile e quindi presto dimenticata di Adriano Celentano (Chi non lavora non fa l'amore). Decisiva per la vittoria e per il successo, senza nulla togliere all'autore,  l'interpretazione dei Ricchi e Poveri in coppia al Festival. Per l'occasione il testo (quello qui trascritto) era voltato al femminile per consentire a Marina Occhiena di iniziare la canzone con la prima strofa contribuendo in modo significativo al suo immediato successo, assieme alla seconda strofa a voce spiegata di Angelo Sotgiu. Vedere per conferma la interpretazione al Festival, si può trovare su YouTube.
Divertente la probabile e complice presa in giro di Mogol a Nicola Di Bari facendogli cantare "... il tempo di imparare non l'ho l'ho e non so suonare, ma suono per te".

Musica & Memoria Luglio 2022 / Testo originale di Michele Scommegna (Nicola Di Bari) trascritto e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita.

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