- Nella prima fase, dal 2001 (anno di nascita
del nostro sito) l'accesso ad Internet è diventato universale
per mezzo dei modem su linea telefonica; il "sito web" era il
formato principale di diffusione delle informazioni, che erano
soprattutto testuali o immagini a bassa risoluzione a causa
della bassa velocità di trasmissione; il nostro sito inizia a
conquistare la visibilità sul web tramite link e segnalazioni
sui portali specializzati e non, come Virgilio.
- Nella seconda fase, dal 2003 circa, la
diffusione massiva della tecnologia ADSL ha consentito velocità
maggiori e qundi la diffusione di contenuti multimediali e dal
lato della diffusione l'affermazine di Google come motore di
ricerca universale ha ridotto la centralità del sito web "da
navigare" a favore della ricerca della specifica informazione e
dell'accesso diretto alle pagine interne. Il nostro sito, avendo
già molti contenuti ricercati e poco diffusi, come i testi e le
traduzioni del canzoni o le copertine dei, inizia s crescere
velocemente come accessi e pagine visualizzate, superando in
breve le 100.000 all'anno.
- Dal 2004-2005 al sito web si affianca un
nuovo formato per la diffusione delle informazioni, il blog, che
consente l'accesso al web come creatori di informazioni anche a
utenti non esperti grazie alle "piattaforme" come Blogger e poi
WordPress. Questa forma si affianca al sito web e beneficia
ugualmente dell'indirizzamento su Google. Le informazioni sul
web crescono in maniera esponenziale e così le ricerche e gli
accessi. Il nostro sito continua nella crescita dei contenuti, e
raggiunge prima della fine del decennio il traguardo di 1
milione di pagine visitate all'anno misurate ora (dal 2005) con
Google Analytics e non più dal servizio di hosting.
- Fino alla fine del decennio la crescita è
continuata per il web tradizionale, ma è arrivata l'alternativa,
ovvero lo smartphone, con l'iPhone 4 e con la risposta di Google
con il sistema Android e la Samsung come produttore. L'accesso
alle informazioni avviene ora direttamente dal cellulare e non
sempre con un browser (sul quale peraltro i siti progettati per
lo schermo orizzontale di un PC si vedevano male) ma con le "app".
E per le app nascono i social network, e uno di essi. Facebook,
diventa in breve un fenomeno di massa.
- Dal 2010 quindi è iniziata la discesa degli
accessi di tutti i siti web tradizionali, contenitori di
contenuti, con la sola eccezioni dei siti di notizie creati dai
quotidiani. Anche il nostro sito ha avuto negli anni successivi
una discesa determinata anche dal fatto che le pagine del sito,
pensate per la visione con desktop erano molto penalizzate se
visualizzate con uno smartphone.
- Dal 2014 è iniziato il lavoro sul sito per
rendere "mobile friendly" tutte le pagine e personalizzate per
smartphone le pagine più viste e si vede nelle statistiche il
progressivo ritorno al milione di pagine visualizzate all'anno
fino al 2016.
- Dalla metà del decennio era però iniziata
l'affermazione di massa dei social network. Sempre più persone
accedono al web solo con lo smartphone e sul dispositivo
visualizzano quasi solo i social network a cui sono iscritti,
tagliando quindi fuori i siti web tradizionali sia per le
ricerche via Google che per l'accesso in navigazione, ormai già
minimale da tempo fatta eccezione per i principali siti di news.
Il nostro sito vede quindi, come tutti i siti web analoghi, una
contrazione che arriva fino alla metà delle pagine visitate a
inizio del decennio, ma con una promettente e continua crescita
degli accessi via smartphone, che compensano il crollo in
percentuale degli accessi da desktop. Nel 2015 avviene il
sorpasso e nel 2020, alla fine del decennio, gli accessi da
desktop, che erano il 98% nel 2010, sono ridotti al 30,5% del
totale.
- Il 2020, l'anno della pandemia, l'anno del
lockdown, vede un ovvio incremento degli accessi sul web in
generale, ne beneficia anche il nostro sito che torna intorno
alle 700.000 pagine visualizzate all'anno. Si sposta anche
sempre più l'interesse dei visitatori, che si indirizza
principalmente, e in misura crescente, sulle traduzioni, con un
trend che prosegue lineare nei due anni successivi.
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