Beans - Un marinaio (A Salty Dog)

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Seduto qui
io guardo il mare
sono quasi già le sei
la nave è là
in fondo al blu
lentamente se ne va

Il sole tarda
il vento è freddo
e frusta gli occhi miei
i miei ricordi
il viso tuo
non mi han lasciato mai

Un marinaio
vicino a me
anche lui guarda il mare
a cosa pensa
io non lo so
c'è sale negli occhi suoi

Il suo fantasma
chissà chi è
certamente non sei tu
il vento è freddo
anche per lui
ma lui non piange più

Un marinaio
vicino a me
anche lui guarda il mare
a cosa pensa
io non lo so
c'è sale negli occhi suoi

Il suo fantasma
chissà chi è
certamente non sei tu
il vento è freddo
anche per lui
ma lui non piange più

   

Note

 

Il testo italiano travisa come al solito quello originale dei Procol Harum (A Salty Dog) C'è una lei e un "viso tuo" assente nell'originale (che parla del mito del viaggio e dell'avventura ). Però ci sono il marinaio (il "lupo di mare"), il mare e il sale. E' un'altra storia, ma almeno è un testo coerente, inserito nel filone degli abbandoni strazianti ("5 minuti e poi" e simili). Altre versioni dai Fratelli (stesso titolo e stesso testo, singolo Ri-Fi), e dai Camaleonti (Un angelo in più), ma decenni dopo (2001).
Questa versione dei catanesi (e poi insediati a Milano) Beans era prodotta da Nico Fidenco e l'arrangiamento era curato dai fratelli De Angelis.

 

© Musica & Memoria 2010 / Testo originale trascritto e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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