Ivan Della Mea - Io so che un giorno (1966)

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Io so che un giorno
verrà da me
un uomo bianco
vestito di bianco
e mi dirà:
«Mio caro amico tu sei stanco»
e la sua mano
con un sorriso mi darà.

Mi porterà
tra bianche case
di bianche mura
in bianchi cieli
mi vestirà
di tela greggia dura e bianca
e avrò una stanza
un letto bianco anche per me.

Vedrò il giorno
e tanta gente
anche ragazzi
di bianco vestiti
mi parleranno
dei loro sogni
come se fosse
la realtà.

Li guarderò
con occhi calmi
e dirò loro
di libertà;
verrà quell’uomo
con tanti altri forti e bianchi
e al mio letto
stretto con cinghie mi legherà.

«La libertà
- dirò - è un fatto,
voi mi legate
ma essa resiste».
Sorrideranno:
«Mio caro amico tu sei matto,
la libertà,
la libertà più non esiste».

Io riderò
il mondo è bello
tutto ha un prezzo
anche il cervello
«Vendilo, amico,
con la tua libertà
e un posto avrai
in questa società».

Viva la vita
pagata a rate
con la Seicento
la lavatrice
viva il sistema
che rende uguale e fa felice
chi ha il potere
e chi invece non ce l'ha

 

Note:

 

Questa canzone, una delle più belle e delle più note del cantautore milanese, tutt'altro che datata, risale in realtà a prima della iniziativa "La Linea rossa", e faceva parte del canzoniere utilizzato negli spettacoli teatrali-musicali del periodo. Una delle prime scritte dal cantautore, poeta e ricercatore milanese, a 23 anni, è stata anche la canzone pubblicata sul suo primo album, lo apriva e dava il titolo all'LP. Pubblicata in seguito anche su singolo.

A1 Io So Che Un Giorno
A2 Mi So No El Perchè
A3 Quand Riva 'L Cald
A4 A Quel Omm
B1 Sent Un Po, Gioan, Te Se Ricordet
B2 Te Se Ricordet, Gioan, De Me Fradel
B3 El Diluvi
B4 Che Cosa Voglion Dire Gli Occhi Tristi
B5 Mangia El Carbon E Tira L'Ultim Fià

(Un grazie a Paolo per la collaborazione nella revisione del testo)

 

© Alberto Maurizio Truffi 2003 - Musica & Memoria / Testo originale di Ivan Della Mea, riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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