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Domenico Modugno - Nuda (1960)

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Languida ...
Morbida ...
Purissima ...
Nuda.
Mia.

Ti sento ancora
fra le mie braccia,
Bevo ...
il tuo respiro,
dolce morire.

Languida ...
Morbida ...
Purissima ...
Nuda.
Nuda.
Dolcissimo
ricordo di te.

 

Note

 

Anche un autore e musicista già famosissimo nel 1960 come Domenico Modugno ha avuto a che fare con la censura della Rai che controllava, più sul versante del costume che su quello politico, a quel tempo, ogni canzone che voleva essere trasmessa via radio o in TV (e non c'erano alternative). Aveva scritto una bella canzone, pare dedicata alla moglie Franca, e l'aveva intitolata Nuda, e il testo semplicissimo ma efficace era un omaggio alla sua bellezza e alla bellezza della donna in generale. Registrata negli studi della Fonit Cetra con un raffinato accompagnamento jazzato costituito solo da una chitarra e da una ritmica molto soft, era stata scelta come retro del brano presentato al Festival di Sanremo del 1960 (Libero).

Bloccata immediatamente dalla Rai a disco ormai stampato, la casa discografica ha preferito far sparire questo eccesso di fiducia nei tempi nuovi, ristampando il singolo con lato B diverso (Più sola) e Nuda venne messa al bando, e tale rimase. Fino a che tutto questo vecchio mondo antico si dissolse negli anni '70. Ed ora la canzone è facilmente ascoltabileda YouTube. (Nella immagine Modugno con la moglie festeggia la vittoria al Festival di Sanremo nel 1959).

 

© Alberto Maurizio Truffi 2015 - Musica & Memoria / Testo originale di D. Modugno riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer)

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