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Franco_Battiato

 Patriots (1980)

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  1. Up Patriots To Arms" (5:00)
  2. Venezia-Istanbul (4:33)
  3. Le Aquile (4:08)
  4. Prospettiva Nevski (3:57)
  5. Arabian Song (3:40)
  6. Frammenti (3:53)
  7. Passaggi a livello (3:37)

 

Note

Secondo importante passo della marcia di avvicinamento di Franco Battiato alla musica pop, per un programmato aggancio con il grande pubblico che arriverà con il successivo album "La voce del padrone".

Contiene canzoni fondamentali nel repertorio del cantautore, come Prospettiva Nevski, che poi sarà un cavallo di battaglia anche di Alice, la interprete prediletta di Battiato, un capolavoro assoluto come Le Aquile, con il meraviglioso inserto di un testo della scrittrice e poetessa Fleur Jaeggy, autrice di un libro, "I beati anni del castigo" (Adelphi) che Battiato definirà "assoluto", assieme ad una serie di prototipi / esempi della particolare poetica ed estetica del cantautore siciliano.

A cominciare naturalmente dalla title-track, dalla sua esortazione alla resistenza contro la brutta musica, all'ostentato distacco dalla musica del suo tempo ("la musica contemporanea mi butta giù") che mette assieme sia la musica colta, alla quale Battiato si era avvicinato con le produzioni del suo periodo sperimentale e la collaborazione con il compositore Stockhausen, con la musica commerciale del suo tempo (quindi la disco, il punk, e i primi esempi new-wave).

Da segnalare poi le allusioni esoteriche ed esotiche di Venezia-Istanbul e la attenzione particolare al mondo e alla cultura araba (Arabian Song) che percorreranno poi tutta la sua produzione, assieme ai ricordi di infanzia e del mondo com'era (Passaggi a livello), gli inserti non-sense, a sorpresa, di strofe in altre lingue, le citazioni di altri brani, i frammenti di testi poetici, di pubblicità, i bruschi e inaspettati richiami alle esigenze materiali ("che felicità ci dà l'insegna luminosa quando siamo in cerca di benzina", in Frammenti), insomma tutto il rumore di fondo della nostra epoca post-moderna, che si affolla nella testa del nuovo pubblico-massa di fine secolo.

Il tutto su sottofondi ritmici accattivanti, realizzati con l'aiuto di Giusto Pio, e di immediata presa, elettronici, parenti stretti del Carl Palmer più commerciale, ma anche del minimalismo di Philip Glass, scivolo di accesso facilitato per lo stesso pubblico di massa.

Informazioni sul disco

Edizioni musicali Belriver Srl 1980

Pianoforte: Antonio Ballista / Chitarre: Alberto Radius / Violino: Giusto Pio / Basso: Gigi Cappellotto / Batteria: Flaviano Cuffari /  Percussioni: Gianfranco D'Adda / Voce recitante: Eugenio Spanò / Testi e musiche di Franco Battiato / Arrangiamenti di Giusto Pio e Franco Battiato / Produzione: Angelo Carrara / Registrato nel luglio 1980 nello Studio Radius di Milano / Ingegnere del suono Enzo Denna

I testi completi degli album di Battiato sono reperibili sul sito ufficiale www.battiato.it

© Musica & Memoria Dic 2003

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