I Gufi - Io vado in banca (1966)

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Non mi piace suonare il contrabbasso
né cercare un po’ di gloria nel successo
non mi piace girare col maglione
tanto meno cantare nei night club.

Io vado in banca
stipendio fisso
così mi piazzo
e non se ne parla più.
L’utilitaria
la compro a rate
e per l’estate
mi faccio un vestito blu.

Voglio andare a Como ogni domenica
le mie ferie le passo tutte a Rimini
giocherò al Totocalcio tutti i sabati
per parlarne coi colleghi al lunedì.

Io vado in banca stipendio fisso
così mi piazzo e non se ne parla più.

 

Note

 

Ben più corrosiva di tante canzoni beat di protesta, questa divertimento in musica in puro stile cabaret dei Gufi, che smonta con leggerezza uno dopo l'altro tutti i miti consumistici degli anni '60. I Gufi erano un gruppo musicale milanese molto preparato anche musicalmente, formato da Nanni Svampa, cantautore in dialetto milanese e anche traduttore nella lingua meneghina delle canzoni di Brassens, l'estroverso batterista jazz Lino Patruno, il mimo Gianni Magni e l'autore dei testi Roberto Brivio.

 

© Musica & Memoria 2003 - Musica & Memoria / Testo originale di Nanni Svampa, riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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