Le riviste Beat

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Le riviste ebbero un’importanza fondamentale per gli appassionati di musica, che si dividevano, come ogni tanto succede in Italia, in due fazioni principali: i lettori di Qui Giovani (evoluzione di Giovani) e quelli di Ciao 2001 (evoluzione di Ciao Amici, Big e infine di Ciao Big, la più longeva). Erano riviste belle, patinate, corredate da poster degli idoli del tempo, lette dalle ragazze e sbirciate dai ragazzi, forse un po’ gelosi per tutte le attenzioni che si attiravano quelle star… di carta.

Gli appassionati di musica intanto leggevano i programmi della radio, in cerca delle canzoni preferite; potrebbe sembrare incredibile, ma il Radiocorriere TV riportava con precisione i titoli delle canzoni e addirittura gli autori dei brani. Gli ascoltatori di oggi non si immaginano nemmeno con quale puntualità il programma veniva rispettato!

Anche la canzone era rispettata: veniva trasmessa dall’inizio alla fine, senza nessun chiacchierone che vi parlasse sopra e senza le interruzioni pubblicitarie. Cose di tempi lontani.
Il Radiocorriere TV era una rivista pubblicata direttamente dall’unica emittente, la RAI. Era un periodico serio, preciso e autorevole, ma piano piano il suo primato fu insidiato da un’altra rivista più leggera, piena di brio, con una marcia in più: Sorrisi e Canzoni TV.

Ammiccava sicuramente alle belle fotografie (sorridenti) e alla cronaca pettegola che oggi si chiama gossip, ma aveva degli spazi che nessun appassionato di musica si sarebbe perduto per niente al mondo: la sezione dedicata alle canzoni, di cui erano riprodotti i testi, corredati da una breve presentazione, un’immagine piccolissima della copertina del disco e dalla eventuale traduzione, fondamentale per noi studenti delle medie d’un tempo, obbligati a studiare il francese e curiosi di conoscere il significato di quei misteriosi testi inglesi delle hit del tempo.

A volte c’erano delle pagine intere di testi, soprattutto al tempo dei Festival di Sanremo, ma anche in diverse occasioni, Soprattutto all’uscita di un nuovo disco, ma anche a corredo di servizi speciali dedicati a singoli artisti.
Noi musicisti dell’epoca che ascoltavamo le canzoni finalmente comprendevamo il significato di quei testi che a volte cantavamo in modo approssimativo, senza capire un gran che; segnavamo gli accordi sopra i testi e… aspettavamo l’uscita del numero successivo, nella speranza di vedere il testo e la traduzione di una canzone che amavamo, principalmente, per il ritmo e la melodia.

Come il box di Sorrisi e Canzoni del 1968 riprodotto nella pagina seguente e dedicato ad una delle canzoni più celebri del decennio, Sound Of Silence; si noti l’errore (“Sounds”) nel titolo nel quale l'ignoto traduttore è caduto, fuorviato probabilmente dal quasi omonimo album di Simon & Garfunkel, e che lo spinge anche ad una traduzione sbagliata del titolo.

Nelle immagini le copertine di Giovani (1966) con i Nomadi, Ciao Amici con i Dik Dik in versione post-balneare (21.9.1966), Ciao Amici con i Ribelli (24.5.1967), Ciao Big con Mick Jagger, Qui Giovani del 7.5.1970 con Romina Power e Nino Ferrer, due copertine di Ciao 2001 (1971) e Qui Giovani (1973) dedicate a Frank Zappa e che testimoniano l'evoluzione del target a cui si rivolgevano e infine un passo indietro con il primo numero del 1968 di Ciao Big con una copertina orientata al gossip.

 

© Musica & Memoria Aprile 2014 - Rev. Sett 2015 / Articolo di Franco Sanna per M&M

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