Ornella Vanoni - Sono triste (1968) |
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Ma cos'ha la mia faccia, che tutti mi chiedono perche sono triste, |
Dimmi perche, non ritorni, a casa, a casa da me, |
Ma tu non sai che sono triste al mattino, |
Oh, torna a casa, prima che sia mai troppo tardi, |
Sono triste, anche adesso, triste perche non rispondi, |
Torna, torna a casa, uomo mio caro, uomo mio caro. |
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Note |
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A completare la ideale trilogia sulla tristezza di Ornella Vanoni, iniziata con Tristezza, appunto, del 1967, a cui poi è seguito Se sei triste prendi una tromba e suona (inizio 1968) in pieno stile wetern all'italiana con musiche di Ennio Morricone, a fine 1968 arrivava questa bella canzone, molto raffinata, in perfetto stile jazz-blues, scritta e composta da Paolo Conte con il supporto del maestro Vito Pallavicini. Due copertine per il discreto successo di un brano proposto spesso anche in TV, per il singolo Ariston AR 0295. La prima tradizionale, e la seconda invece allineata alla moda del momento, con Ornella quasi "figlia dei fiori" (niente di più lontano da lei e dal suo olimpico e aristocratico distacco, come sappiamo, ma il mondo andava così). |
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© Note Musica & Memoria Aprile 2017 / Testi originali di Paolo Conte riprodotti per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita |