La scena
musicale USA dei primi anni '60 prosperava tranquillamente sul fenomeno
del twist, sul rock 'n roll, ormai un genere per tutti, sui classici
crooner e sul R&B che si andava affermando anche tra i bianchi, quando è
arrivata la "british invasion". La risposta dell'industria discografica
alla "beatlemania", probabilmente studiata a tavolino, sono stati i
Monkees, ma la vera risposta del paese leader nella musica moderna sono
stati i Byrds.
Che nascevano dal fenomeno tutto USA del rinascimento folk, iniziato
subito dopo la guerra da Pete Seeger e Woody Guthrie, rilanciato con
forza all'inizio del decennio da Bob Dylan e ormai con numeri da
mercato, quando tre ragazzi di 20 anni o giù di li', che si chiamavano
Roger "Jim" McGuinn, David Crosby e Gene Clark, decidono di formare un
gruppo che dal folk arrivasse al beat, completando poi la formazione con
due musicisti non professionisti, o almeno nuovi ai loro strumenti,
Chris Hillman al basso e Michael Clarke alla batteria. Due ragazzi che
completavano anche l'immagine del gruppo.
Una canzone meno nota di Bob Dylan reinventata, una immagine che da
subito e' anche più attuale di quella degli stessi Beatles, con i
capelli a caschetto di Hillman e Clarke che ricordano anche i rivali
Stones, e soprattutto la genialità degli arrangiamenti di Mr. Tambourine
Man e di Turn! Turn! Turn! fanno di loro in poco tempo il gruppo numero
uno tra i giovani USA a metà del decennio. Assieme a un ingrediente che
mancava ai Beatles e ai Rolling Stones e che presagiva i movimenti di
protesta di Berkeley e delle altre università che sarebbero arrivati da
li' a poco, l'impegno. E soprattutto al genio musicale dei tre fondatori
più Hillman, che non si sono certo limitati alle cover e che hanno avuto
un ruolo importante nella musica USA anche nel decennio successivo, come
si sa, dando il via con Crosby al sound west coast e con McGuinn, Clark
e Hillman (e il follower Gram Parsons) in tempi e gruppi diversi al
country rock. Nella foto dei Byrds con la prima formazione, da sinistra
Chris Hillman, David Crosby, Michael Clarke, Roger McGuinn, Gene Clark.
Su Musica &
Memoria le traduzioni delle cover folk dei Byrds e del loro brano di
svolta verso la nascente psichedelia. |