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Roby Crispiano - Uomini uomini (1966)

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In me vedete
milioni di volti
bambini sciupati
dagli occhi sbarrati
che cercano invano  
tra mucchi di corpi  
il perché

Puzzo di zolfo 
che viene dall'Est 
voci tremanti 
chiedono a voi 
chiedono amore 
chiedono pace
ma a chi
a chi?

Chiedono a chi non vuole la pace
chiedono a quelli che fanno la guerra 
grido con loro 
al bando  la guerra  
con loro

Uomini uomini vi odio tutti
voi che donate nei cuori di tanti 
l'odore acre dei giorni di morte 
ma perché?

In me vedete
milioni di volti
bambini sciupati
dagli occhi sbarrati
con mani tremanti
che chiedono al cielo
l'amore
la pace

Uomini uomini vi odio tutti
voi che donate nei cuori di tanti 
l'odore acre dei giorni di morte 
ma perché?

In me vedete
milioni di volti
bambini sciupati
dagli occhi sbarrati
con mani tremanti
che chiedono al cielo
l'amore
la pace

Chiedono amore
wow wow

Chiedono pace
wow wow

 

Note

   

Un notevole brano beat nello stile di P.F.Sloan (l'autore di Eve Of Destruction, il grande successo di Barry McGuire) scritto (con R. Piccolo e F. Anselmo) e interpretato da uno dei più significativi cantautori beat, Roby Crispiano (Roberto Castiglione). Programmato dalle radio all'epoca (a Bandiera gialla, dove vinse diventando "canzone regina" e a Per voi giovani), ebbe anche un buon successo, aiutato anche dalla particolare voce roca di Roby e dalla sua convinta interpretazione. Crispiano - Castiglione, che ebbe altri buoni successi come ade esempio Brennero '66, presentata al Festival delle Rose in coppia con la prima formazione dei Pooh (e con annessi guai da parte della censura RAI), abbandonò presto la carriera musicale per non scendere ai compromessi richiesti dall'ambiente e dai discografici dopo la fine dell'epoca d'oro del beat, abbracciando una carriera di venditore nel settore tecnico e poi nell'informatica, ed evitando anche le trasmissioni revival tipo "Una rotonda sul mare" che hanno riportato in televisione negli anni '80 e '90 molti esponenti dell'era beat.

Diceva Roby Crispiano in una intervista nel 1987 (alla rivista "Anni '60" di Claudio Scarpa) «... ogni canzone che ho fatto, l'ho fatta proprio per i giovani, scritta come un "messaggio" ["Il messaggio" era il titolo di un altro brano di Crispiano, ndr]. Non che volessi essere un profeta, però ero consapevole che certe situazioni di allora che io soffrivo, le soffrivano anche i giovani ... Proprio per questo, per questa coerenza, ho voluto lasciare quel bel mondo che, con le canzoni, ti permetteva di parlare con tante persone nello stesso momento; proprio per non tradire tutta quella gente, che ricordo ancora tantissimo con affetto, e con tanto amore, sono voluto scomparire così. Perché l'industria voleva fare di me come un tubetto di dentifricio, ed io ho lasciato tutto...»

 

© Alberto Truffi 2003 - Musica & Memoria / Testo originale di Castiglione, Piccolo, Anselmo  trascritto da A.Truffi, riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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