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 Corvi - Quando quell'uomo ritornerà (1967)

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Quando quell'uomo ritornerà
tutte le stelle saranno di fuoco
queste montagne
saranno colline
e i grandi laghi
saranno dei mari
e gli animali ci seguiranno
e tutto il mondo
in ginocchio sarà

Anche tu, come me
con i tuoi peccati sarai qui

Quando quell'uomo ritornerà
le antiche chiese saranno affollate
tutti vorranno avere perdono
i continenti saranno sommersi
il sole in cielo nessuno vedrà

Anche tu, come me
con i tuoi peccati sarai qui

Quando quell'uomo ritornerà
tutte le stelle saranno di fuoco
mai più vedremo la luna in cielo
non ci saranno mai più tramonti
i continenti saranno sommersi
forse nessuno si salverà.

Anche tu, come me
con i tuoi peccati sarai qui

Quando quell'uomo ritornerà
Quando quell'uomo ritornerà
Quando quell'uomo ritornerà

(A. Salerno, M. Salerno)
 

   

Note

 

Dopo i grandi successi di Un ragazzo di strada, Bang Bang e di Sospesa ad un filo, tutte e tre azzeccate cover, i Corvi e il loro manager Alfredo Rossi, invece di cercare un altro buon brano americano o inglese e farne una cover, decidono inspiegabilmente di incidere una canzone originale di M. Salerno (dovrebbe essere Massimo) e A. Salerno, due autori che collaboravano con la Ariston di Rossi e dei quali i Corvi avevano già interpretato Datemi una lacrima per piangere, il retro del loro primo singolo Un ragazzo di strada.
Il problema è che si trattava di un brano musicalmente interessante, ma con un testo jettatorio sulla fine del mondo, nella quale peraltro il Salvatore invece di portare, appunto, la salvezza, si preparava a quanto pare a sommergere tutti i continenti con chi ci stava sopra. Con tanti saluti all'immagine ribelle dei Corvi, qui ricondotti a novelli Savonarola del Beat.

E pensare che solo pochi anni prima De Sica e Zavattini sullo stesso tema avevano girato lo splendido (e purtroppo dimenticato) film Il Giudizio Universale (...alle 18 inizia il Giudizio Universale ...) con ben altra ironia e profondità (Nella immagine a destra tratta dal film Ernest Borgnine e Fernandel seguono l'appello universale in diretta TV a Piazza San Pietro).
Nessuna sorpresa quindi sull'esito dell'operazione, i Corvi che, grazie ai tre singoli precedenti, si erano posizionati con imprevista velocità nel ristretto gruppo di testa dei complessi beat italiani, con una immagine molto in linea coi tempi di ribelli e irregolari, con questo flop annunciato ne escono con la stessa rapidità, per non rientrarci più (se non nel ricordo e nel periodo revival) nonostante gli sforzi successivi sia con la stessa Ariston sia con la successiva etichetta Bluebell.

Da notare che il retro, quasi a completare una specie di svolta confessionale dei Corvi, si chiamava "Si prega sempre quando è tardi" anche se in questo caso la preghiera aveva uno scopo molto terreno (far tornare la tipa che aveva abbandonato il protagonista).

Vedi anche: La discografia dei Corvi

 

Musica & Memoria 2009 / Testo originale di A.Salerno trascritto e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Commenti vincolati da licenza Creative Commons

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