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Il merca della musica nel 2008

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Il mercato USA / Il mercato mondiale / I più venduti nel 2008

Vedi anche: I dati 2007, I dati 2006 / I dati 2005 / I dati 2004, con  analisi dei trend dal 1999Il mercato della musica / Standard audio e video / La distribuzione della musica / Le majors

 

Mercato USA 

 

I dati rilevati della associazione tra le case discografiche USA, la RIAA, mostrano una ulteriore discesa della quota di mercato per il supporto fisico (e quindi essenzialmente per il CD) e una crescita per il download digitale, con in più la sorpresa del ritorno del vinile; si assiste inoltre alla progressiva sparizione nel rumore di fondo del cosiddetto "successore del CD" (il SACD o Super Audio CD), che rimane sul mercato solo come prodotto di nicchia.

Cliccando qui si può consultare il report originale completo, nel seguito sono sintetizzate e commentate le principali novità e sorprese dell'anno.

 

Il mercato

 

Da quest'anno il report è unificato per la musica venduta su supporti fisici e scaricata da Internet (chiamata anche "musica liquida"). In questo modo si compensa il calo nella musica fisica (-27%) con la crescita della musica liquida (+30% ca.). Il valore complessivo del fatturato del mercato della musica in USA ha registrato comunque un decremento del 18,2% sull'anno precedente, con una diminuzione di altri 1,9 miliardi di dollari (come l'anno precedente). Dieci anni prima, nel 1998, questo mercato valeva 13,7 milioni di dollari. Nel 2008, per la prima volta, scende sotto i 10 miliardi di dollari, attestandosi a 8,5 milardi. 

Praticamente tutti i supporti fisici sono in calo, ma il calo prevalente e fondamentale è quello dei CD, -25% come unità vendute, -27% in valore di fatturato, si passa da un 2007 nel quale erano stati venduti in USA 511 milioni di CD (un poco meno di 2 per persona) a 385 milioni di pezzi.

L'eccezione è rappresentata dal mai tramontato LP in vinile, che ritorna nei negozi di dischi e anche nella grande distribuzione, grazie alla ristampa del catalogo e anche alla uscita di molti nuovi titoli su vinile, dall'ultimo album di U2 e Madonna a quelli di Amy Winehouse, a edizioni per solo LP come l'eccellente album di cover (tecnicamente, un EP) della cantautrice americana Cat Power. Nel 2008 gli LP venduti in USA sono stati quasi 3 milioni, e il supporto in vinile ha raggiunto questa cifra considerando i singoli per discoteca. In valore la crescita mostra un significativo +147,7%.

Il digital download è in forte crescita, secondo le case discografiche grazie al successo delle campagne anti pirateria e alla paura che hanno messo ai consumatori, secondo altri (tra cui noi) grazie al successo della Apple nella distribuzione della musica, con l'accoppiata vincente iTunes e iPod, che ha aperto la strada anche ad altre iniziative orientata alla vendita via Internet di contenuti musicali e video, in molti casi non disponibili in Europa (sempre per la "lungimiranza" delle case discografiche e cinematografiche) come Rhapsody o Hulu.

La percentuale di crescita sull'anno precedente per il digital download è stata del 32% (34% per gli album, timida ripresa per questo modo di "impacchettare" la musica) e quindi mostra una accelerazione (la crescita era del 9% sull'anno precedente, nel 2005). In valore il digital download (complessivo, incluso mobile) è ormai a quasi un terzo (29,8%) dell'un tempo predominante segmento CD.

Quindi in sintesi continua il riposizionamento (obbligato) dell'intero settore di produzione della musica e dei contenuti video ad essa associati verso il canale Internet, in una cornice che vede però comunque un ridimensionamento del segmento rispetto ad altri settori dell'entertainment, come il gaming, oppure, sempre rimanendo nel campo della musica, i concerti dal vivo. Quale sia la nuova dimensione alla quale si attesterà il mercato è il punto di domanda che preoccupa le majors, visto che il calo continua di anno in anno. L'argomento consolatorio che i manager delle suddette majors propongono sempre è "la quota di mercato sottratta dalla pirateria". Il mercato sarebbe quindi sempre dello stesso ordine di grandezza, quella che continua a mancare all'appello è la quota di non venduto che è passata per la pirateria contrastata o per i canali free non contrastati (YouTube). 

Sarà vero? Oppure proprio la ulteriore riduzione, anche negli ultimi anni di successo del digital download legale (quindi di iTunes) dimostra il contrario? O il ritorno dell'LP dimostra che di un successore del CD o, ancor meglio, di un affiancatore del CD ce n'era bisogno e che lo spazio per i supporti fisici esiste ancora? 

Riflessioni che forse nei board delle majors si fanno anche, ma per ora la strategia rimane la stessa: tutta colpa della pirateria, lotta alla pirateria.

 

Mercato mondiale

 

Il report annuale IFPI si può leggere nella sintesi in PDF pubblicata dalla associazione che raggruppa oltre 1400 etichette discografiche a livello mondiale.

Dal rapporto si nota che per la industria della musica l'Europa vale più di USA: il mercato USA è il 67% di quello europeo. Il fatturato è quindi proporzionato alla popolazione delle due aree geografiche.
Il mercato asiatico è dello stesso ordine di grandezza di quello USA.
Il mercato sudamericano vale poco più di un decimo di quello USA.

L'unico mercato che cresce è quello asiatico, grazie alla crescita del digital download (che è arrivato quasi al 30% del totale).
In Europa il digital download è più in ritardo e rappresenta solo il 13% del totale.
In USA è ancora di più:
- secondo IFPI 56%
- secondo RIAA è il 29,8% (evidentemente usano criteri di inclusione nei segmenti diversi)
ma anche perché scende più velocemente il supporto fisico.

In totale la decrescita mondiale del mercato è dell'8,3% e il digitale, secondo IFPI, è arrivato nel 2008 al 27% del peso totale.

In crescita ovunque la esazione dei diritti di diffusione (quella che in Italia è afidata alla SIAE e alla SCF): +16% a livello mondiale, +133% negli USA (evidentemente devono compensare le perdite e si sono lanciati in una sorta di recupero crediti).
Pesa comunque il 5,7% del totale (802 milioni di dollari a livello mondiale) e non rappresenta quindi un elemento decisivo pur, se non è marginale.

 

I più venduti

 

Sul sito della IFPI sono disponibili anche quest'anno le classifiche degli album più venduti e dei platinum awards (riconoscimento riconosciuto al superamento del milione di copie vendute) suddivisi per trimestre.
Anche nel 2008 si conferma tra gli album più venduti il notevole Back To Black di Amy Winehouse (era n.2 nel 2007, nel 2008 al n.7). I primi nel 2008 sono però i Coldplay con Viva la Vida. Da citare anche Duffy con Rockferry (#4) che supera Leona Lewis con Spirit (#6) rivale di talent show UK. Al decimo posto Rihanna (qualche prezzo alla banalità del pop system va pagato) e Madonna è soltanto all'undicesimo posto con Hard Candy, ma può comunque godersi la soddisfazione di essere davanti a Beyoncè (#11).
Al di fuori del dominio assoluto della musica anglo-sassone tra i primi 50 album c'è ben poco. Se non andiamo errati il primo album di una cantante non appartenente allo star system US-UK è della cantante giapponese Namie Amuro (#38) comunque con un album dal titolo inglese e prodotto per il mercato internazionale.
La maggior parte degli album in classifica sono commerciali, anche se in genere di buona fattura. Escono dal recinto ben pochi titoli, a parte quello citato di Amy Winhouse, si nota con piacere Dido con Safe Trip Home (#44) o, ancora, Amy MacDonald con This Is The Life (#36) oppure, per chi apprezza la eternità del rock, i Kings Of Leon con Only by the Night (#21).
Tra le curiosità la presenza al posto n. 17 (che vuol dire comunque una valanga di dischi venduti) di un quartetto vocale multinazionale chiamato Il Divo, pressoché sconosciuto in Italia (almeno per ora, per nostra fortuna) che cantano in stile operistico brani di musica pop, una specie di Bocelli semplificato e moltiplicato per quattro. Un successi che è un altro probabile sintomo dell'invecchiamento progressivo degli acquirenti di CD.

Vedi i rapporti: Top-50 2008 / Top-50 2007

 
 

© Musica & Memoria / Aprile 2009 (RIAA) - Maggio 2009 (IFPI) / Elaborazioni e analisi di Musica & Memoria basate sui dati di mercato 2008 diffusi dalle associazioni discografiche citate.

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