|
(Su vieni con noi non pensare più a lui non pensarci più, su vieni con noi non pensarci beviamoci su!)
|
Lasciate, amici, lasciate che lo veda ancora, ancora un poco gli voglio dire solo addio e poi…
|
(su vieni con noi)
sì verrò, riderò, canterò con voi
(su vieni con noi)
i suoi baci dimenticherò,
|
ce ne andremo di notte per le strade deserte (la la la la la la la la) a svegliare cantando la gente che dorme
|
(la la la la la la la la)
|
E alla prima luce del giorno sarò sola, più sola di prima…
|
(su vieni con noi)
sì verrò, riderò, canterò con voi
(su vieni con noi)
i suoi baci dimenticherò.
|
Scusate, amici, scusate se ne parlo ancora, ancora di lui, sapete, mi voleva bene e poi…
|
(su vieni con noi)
voi sapete che cosa era lui per me
(su vieni con noi)
ora tutto è finito così…
|
(su vieni con noi)
sì verrò, riderò, canterò con voi
(su vieni con noi)
e va bene è finita così.
|
Autori: Franco
Maresca (testo)- Mario Pagano (musica)
|
|
Note
|
|
Come si gestisce una storia d'amore che che
finisce, per una donna? ci sono moltissimi esempi e il
tema ha ispirato canzoni che sono veri e propri
capolavori della musica pop. Mina
in Un anno d'amore
nel 1964 ricorda all'amato che ha deciso di chiudere
la storia quanto è stato bello e indimenticabile il
tempo passato insieme ma, si capisce dalla magistrale
interpretazione di Mina (e anche dalle parole
dell'originale di Nino
Ferrer (C'est
Irreparable) che sarà tutto inutile.
Ma sempre Mina con Se
telefonando (1966) altro capolavoro del
genere, racconta invece un amore che finisce per
decisione di lei , è una fine difficile da motivare,
dopo così poco tempo, che preferirebbe comunicare con
meno impatto emotivo, telefonando, ma senza SMS (che
ancora non erano stati inventati, Ornella
Vanoni invece la decisione l'ha presa
quando interpreta Una
ragione di piu', il suo capolavoro e
"canzone della vita" come era Un anno d'amore per
Mina, e qui invece la donna cerca di convincere se
stessa che la separazione era inevitabile e che non si
pentirà (ma andrà poi veramente così?).
Infine, per completare il gruppo delle regine della
musica leggera italiana, Iva
Zanicchi racconterà sempre nel 1966, al
Festival di Sanremo, un altro modo di chiudere una
storia, il più difficile, la disperazione, la
tristezza e la difficoltà di superare la definitiva
separazione, con un altro capolavoro del genere, La
notte dell'addio.
|
|
Ma un anno prima Milva aveva presentato
con questa canzone, Vieni
con noi, anche lei a Sanremo, il
modo tutto sommato migliore per una donna di gestire
una storia che finisce per scelta di lui, che pure le
lascia solitudine e rimpianto. Basta avere degli amici
affezionati, un po' caciaroni e non astemi, che la
tirano fori di casa a viva forza e la portano con loro
a svegliare la gente che dorme, lei cerca di
lamentarsi di quello che le è capitato, ma viene
sempre zittita e invitata a continuare a fare casino
con loro. Ottima idea, l'esatto contrario della Notte
dell'addio, dove la povera e disperata Iva Zanicchi
doveva affrontare tutto da sola, certo rimane molto
più difficile.
|
Tirando le somme, una
canzone piuttosto avanti negli anni per essere nel
1965, un anno però nel quale per la donna incominciava
a cambiare qualcosa. Anche se nel settore c'è poca
diversità di genere nel tema "fine di
un amore", ci sono centinaia di canzoni dedicate
al pover'uomo lasciato dal suo amore.
|
(nelle foto due
momenti della notevole interpretazione della
cantante al Festival di Sanremo del 1965 - la
performance si può vedere su YouTube)
|
|
|