 Il testo
di questa canzone, una delle più celebri e celebrate di Lucio Dalla è stato
scritto da Paola
Pallottino, all'epoca operatrice nel mondo della pubblicità (almeno,
così venne presentata sulla stampa dopo il successo di questa canzone) e poetessa
dilettante, nonché già autrice dei testi di alcune altre canzoni di Dalla, poi
in seguito professoressa universitaria.
Il titolo è la vera data di nascita di Lucio Dalla,
ed è stato proposto all'ultimo momento da Dalla perché il titolo originale (gesubambino)
non era gradito alla RAI e agli organizzatori del festival, ma la vicenda non è
assolutamente autobiografica. Dalla all'epoca aveva 28 anni e l'autrice dei
versi, la Pallottino, 31.
La famosa e splendida canzone, primo successo a livello di massa del nuovo corso
dell'artista bolognese, che aveva composto la parte musicale, presentata assieme all'Equipe 84 al
Festival di Sanremo
del 1971, dove arrivò al terzo posto, è diventata molto popolare anche in
Brasile grazie ad una
traduzione piuttosto fedele, anche se è stato eliminato ogni riferimento alla
seconda guerra mondiale, nella quale il Brasile, come tutto il Sudamerica, non
era stato coinvolto. La versione brasiliana aveva come titolo Minha
história (la mia storia) e la prima interpretazione che l'ha fatta
conoscere è stata del grande
Chico Buarque
de Hollanda, che aveva anche curato la traduzione e l'adattamento
alla lingua portoghese, seguita tra le altre anche da quella di
Maria Bethania.
Vedi anche: i guai con
la censura della RAI.
|