Cambia le impostazioni sulla Privacy

Enzo Jannacci - Ma mì

HOME

MENU

 

 

Serom in quatter col Padoua,
el Rodolf, el Gaina e poeu mi:
quatter amis, quatter malnatt,
vegnu su insemma cumpagn di gatt.
Emm fa la guera in Albania,
poeu su in montagna a ciapà i ratt:
negher Todesch del la Wermacht,
mi fan morire dumaa a pensagh!
Poeu m’hann cataa in d’una imboscada:
pugnn e pesciad e ’na fusilada.

Eravamo in quattro col Padula,
il Rodolfo, il Gaina e questo poveraccio:
quattro amici, quattro disgraziati,
cresciuti insieme come grandi amici (1)
Abbiamo fatto la guerra di Albania
poi in montagna a caccia di topi: (2)
neri tedeschi della Wermacht,
mi fan morire solo a pensarci!
Poi mi hanno preso in una imboscata:
pugni e pedate e una fucilata.

Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
A San Vittur a ciapaa i bott,
durmì de can, pien de malann!...
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
sbattuu de su, sbattuu de giò:
mi sont de quei che parlen no!

Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
A San Vittore a prendere le botte (3)
un dormire da cani, pieno di dolori!
Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
sbattuto sopra e sotto
io sono uno di quelli che non parlano!

El Commissari ’na mattina
el me manda a ciamà lì per lì:
"Noi siamo acca, non sente alcun"
el me diseva ’sto brutt terrun!
El me diseva - i tuoi cumpari
nui li pigliasse senza di te...
ma se parlasse ti firmo accà
il tuo condono: la libertà!
Fesso tu sei resti contento
d’essere solo chiuso qua ddentro..."

Il commissario, una mattina
mi manda a chiamare senza preavviso
"Noi siamo qui, non sente alcuno  ..."
Mi diceva, questo brutto terrone (4)
Mi diceva "I tuoi compagni
noi li prendiamo senza di te
ma se tu parlassi ti firmo qui
il tuo condono: la libertà!
Sei fesso se resti il solo
contento di rimanere chiuso qui dentro
"

Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
A San Vittur a ciapaa i bott,
durmì de can, pien de malann!...
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
sbattuu de su, sbattuu de giò:
mi sont de quei che parlen no!

Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
A San Vittore a prendere le botte
un dormire da cani, pieno di dolori!
Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
sbattuto sopra e sotto
io sono uno di quelli che non parlano!

Sont saraa su in ’sta ratera
piena de nebbia, de fregg e de scur,
sotta a ’sti mur passen i tramm,
frecass e vita del me Milan...
El coeur se streng, venn giò la sira,
me senti mal, e stu minga in pee,
cucciaa in sul lett in d’un canton
me par de vess propri nissun!
L’è pegg che in guera staa su la tera:
la libertà la var ’na spiada!?

Sarò rimasto dentro a questa cella
piena di nebbia, di freddo, di oscurità
sotto a queste mura passano i tram
frastuono e vita della mia Milano ...
Il cuore si stringe, viene la sera
mi sento male, non mi reggo in piedi
rannicchiato su un lato del letto
mi pare di non essere più nessuno
E' peggio che in guerra stare sulla terra
la libertà vale una spiata!?

Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
A San Vittur a ciapaa i bott,
durmì de can, pien de malann!...
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
sbattuu de su, sbattuu de giò:
mi sont de quei che parlen no!

Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
A San Vittore a prendere le botte
un dormire da cani, pieno di dolori!
Ma io, ma io, ma io
quaranta giorni, quaranta notti
sbattuto sopra e sotto
io sono uno di quelli che non parlano!

Mi parli no!

Io non parlo!

 

Note

 

 

(1)

"cumpagn de gatt" è una espressione gergale milanese dove mi pare di ricordare che c'entrino proprio i gatti. Se qualche visitatore milanese si ricorda a cosa si riferisce e ci informa ci farebbe piacere.

(2)

I topi o ancor meglio i ratti sono qui simbolicamente i soldati tedeschi invasori.

(3)

Il carcere di Milano, allora come oggi.

(4)

I poliziotti negli anni '40, come in parte ancora oggi, venivano in maggioranza dal Sud Italia. Realisticamente in epoca in cui le regole politically correct erano molto lontane, il partigiano etichetta senz'altro come "terrone" l'infido commissario.

   

 

La canzone è stata scritta da Giorgio Strehler e musicata da Fiorenzo Carpi per ricordare in modo realistico e senza retorica la guerra partigiana conclusasi pochi anni prima (la canzone è del 1962, 17 anni dopo, molti ex partigiani non avevano ancora quarant'anni). La interpretazione più famosa è probabilmente quella di Ornella Vanoni, all'epoca impegnata nel recupero della canzone milanese e delle canzoni della mala, sotto la guida appunto di Strehler.

Molto efficace, a nostro avviso anche superiore perché più realistica, la versione quasi altrettanto nota di Enzo Jannacci.
La trascrizione del testo originale in dialetto milanese è quella di Piersante Sensini per il sito Canzoni contro la guerra, con solo alcune modifiche alle "o", che preferiamo trascrivere più realisticamente come "u" (cumpagn, durmì, ecc.).

   
   Altre canzoni di Jannacci  Sei minuti all'alba, Veronica, Sfiorisci bel fiore, T'ho compraa i calzett de seda
   
   Altre canzoni sulla Resistenza   La ballata dell'ex (Sergio Endrigo), The Partisan (Leonard Cohen), E io ero Sandokan (da C'eravamo tanto amati)

 

 

Musica & Memoria Aprile 2011 / Testo originale di Giorgio Strehler  trascritto e reso in italiano per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

CONTATTO

DISCLAIMER

HOME
ENGLISH



IMMAGINI PUBBLICATE-I contenuti di questo sito non a scopo di lucro sono gratuiti, il sito ha lo scopo di diffondere la cultura della musica e le immagini sono complementari ai testi a scopo didattico, di critica e di discussione, come previsto dalla vigente legge italiana 633/41 sulla disciplina del diritto d'autore (art.70 del Capo V - Utilizzazioni libere). Per le immagini inserite non originali non è stata individuata in buona fede una restrizione di copyright. Qualora fossero a nostra insaputa sotto copyright è possibile segnalarlo al webmaster che le rimuoverà prontamente, se richiesto. Per informazioni dettagliate vedi il DISCLAIMER

PUBLISHED IMAGES - The contents of this non-profit site are free, the site has the aim of spreading the culture of music and the images are complementary to the texts for educational, critical and discussion purposes, as required by current Italian law 633/41 on the regulation of copyright (art.70 of Chapter V - Free uses). For non-original images inserted, a copyright restriction has not been identified in good faith. If they are under copyright without our knowledge, it is possible to report it to the webmaster who will promptly remove them, if requested. For detailed information see the DISCLAIMER