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Il mercato della musica nel 2011 |
Il mercato USA |
Da questo anno commentiamo soltanto i dati analitici del mercato USA rilevati dalla RIAA, L'associazione tra le case discografiche USA. I dati mondiali non sono infatti più disponibili come report sintetici. Il mercato USA d'altra parte ha sempre anticipato le tendenze del resto del mondo occidentale ed europeo in particolare. |
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Principali novità |
Altri elementi di novità da segnalare:
Da osservare anche che il calo del mercato dei CD è stato meno forte rispetto agli anni precedenti, anche se l'intero mercato del CD è arrivato ad un terzo di quello che valeva anche solo nel 2005 (vedi grafici). L'industria quindi spera che anche in questo caso si stia arrivando ad una relativa stabilizzazione, almeno per un numero ridotto di anni. Questa può essere d'altra parte una conseguenza della sospensione di ogni promozione sui formati alternativi, che inevitabilmente proiettavano una immagine di formato obsoleto sul CD. In Italia sicuramente, ma crediamo anche negli USA, i SACD ancora prodotti difatti (quasi solo per la classica) vengono infatti proposti nei negozi (quando li hanno) non in evidenza, mischiati ai CD. |
Il mercato digitale |
Un forte contributo allo sviluppo del comparto digitale lo da' la raccolta dei diritti d'autore, sotto forma sia di pagamento dei diritti in caso di diffusione della musica su canali digitali in modalità broadcast, non interattiva (radio satellitare, internet radio e altre forne di webcasting) sia la inclusione di contenuti musicali (musiche di sottofondo) in programmi TV, giochi, video pubblicitari promozionali e così via (inclusi nella voce "synchronization"). In totale il fatturato di questi elementi supera ora quello derivato dall'utilizzo della musica nella telefonia mobile, un mercato in decrescita con l'affermazione degli smartphone e delle maggiori possibilità di intervento sui contenuti musicali che consentono. Da segnalare anche la forte ripresa del settore degli abbonamenti ("subscription") grazie all'affermarsi in USA dei player del settore già affermati (Rhapsody, Napster 2.0) che proprio con questa formula che garantisce costi per brano o album minori si oppongono al dominante iTunes, oltre a nuovi attori del mercato, come Spotify o Music Unlimited. |
Sintesi |
I numeri puri del mercato della
musica digitale (legale) sono ormai in USA da mercato di massa: 1,3 miliardi di
brani scaricati nell'anno, 100 milioni di album. Un risultato per il quale le
case discografiche hanno ben poco merito, devono ringraziare la Apple e Steve
Jobs per aver individuato gli elementi peculiari che potevano far sviluppare il
settore pur in presenza della distribuzione illegale, con iTunes e iPod. La loro
parte è stata quella più antipatica e impopolare, la repressione senza tregua
della pirateria, senza la quale però, occorre ammetterlo, il mercato non sarebbe
arrivato a questi livelli. |
L'anno in cifre |
Digital download | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | |
Unità | 170,00 | 625,30 | 868,40 | 1.128,60 | 1.236,80 | 1.283,40 | 1.428,60 | |
Valore $ | 421,60 | 878,00 | 1.257,20 | 1.711,50 | 2.030,70 | 2.232,10 | 2.619,70 | |
Costo unitario $ | 2,48 | 1,40 | 1,45 | 1,52 | 1,64 | 1,74 | 1,83 | |
Variazione $ | 456,40 | 379,20 | 454,30 | 319,20 | 201,40 | 387,60 | ||
Variazione $ % | 108,3% | 43,2% | 36,1% | 18,7% | 9,9% | 17,4% |
CD | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | |
Valore mercato CD | 10.520,20 | 9.372,60 | 7.452,30 | 5.471,30 | 4.274,10 | 3.389,40 | 3.100,70 | |
Riduzione in valore mercato CD | - 1.147,60 | - 1.920,30 | - 1.981,00 | - 1.197,20 | - 884,70 | - 288,70 | ||
Variazione % $ | -10,9% | -20,5% | -26,6% | -21,9% | -20,7% | -8,5% |
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© Musica & Memoria / Aprile 2012 / Elaborazioni e analisi di Musica & Memoria |
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