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Gian Pieretti - Celeste

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(parlato)
Io mi guardo nei tuoi occhi
celesti come il mare
più profondo dell'Africa
come il cielo
prima del diluvio universale
come le nuvole
nel primo giorno di primavera
e come le ali
di una piccola farfalla
celeste
celeste
e' il mio primo pensiero
alla mattina
quando mi sveglio e so
che per tutto il giorno
potrò tenerti vicino
il giorno che e' nato il paradiso
era un giorno celeste
il giorno che e' nata la luna
era un giorno celeste
e il giorno che sei nata tu
era un giorno meraviglioso
e celeste
e come i poeti i pittori
gli scrittori
hanno parlato di te
oggi ne ho parlato anch'io
celeste

(Coro)
Amo le cose che
mi hanno visto
insieme a te
amo la musica
che accompagna te
nei sogni miei
muoio per vivere
un minuto accanto a te
amo le cose che
mi hanno visto
insieme a te
amo la musica
che accompagna te
nei sogni miei
muoio per vivere
un minuto accanto a te

 
   

Note

 

Molti hanno notato che questa piacevole canzone di Gian Pieretti, che seguiva i suoi successi Pietre e Il vento dell'Est, scritti assieme a Ricky Gianco, aveva forti assonanze nella forma e nall'andamento musicale, più che nel testo, con la celebre Atlantis di Donovan. Nel testo comunque un punto di contatto c'è, il "diluvio universale". Da notare anche che in un disco di qualche anno prima di Donovan, il celebre album Sunshine Superman, era contenuta una canzone (comunque diversa) che si intitolava proprio Celeste.
La posizione di Gian Pieretti riguardo a queste somiglianze si può leggere in una intervista di qualche anno fa.

 

Vedi anche

Il fenomeno delle cover / Cover “adulterate” / La radio / I complessi beat /  Le copertine / Le canzoni di protesta / I testi / Dove trovare i dischi beat?

  

Musica & Memoria Gennaio 2008 / Testo originale di D. Pieretti riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita

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