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Eventualmente non tornassimo mai più
a respirare l'aria pura di lassù
c'è qualche cosa che mostrarti io vorrei
c'è mia moglie qui, Mr. Jones
anche se questa foto è un po' vecchia
puoi vedere la mia donna com'è bella, Mr. Jones
Da due giorni ci tengono quaggiù
nel terrore continuo del grisu
chissà se ancora c'è qualcuno che di là
cerca sempre di trovarci oppure no
C'è mio figlio qui, Mr. Jones
tra tre giorni sarà la sua festa
ma purtroppo starà solo con chi resta, Mr. Jones
Io spero sempre di sentire dal di là
il rumore di un qualcosa che verrà
a porre fine in qualche modo a tutto ciò
c'è mia madre qui Mr. Jones
vedo già sul bel viso di vecchia
nuovi solchi procurati dal dolore, Mr Jones
Mr. Jones
Siamo in due qui Mr Jones
ma lassù ci sta la mia gente
è per loro che devo ritornare
Mr Jones ...
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 Cover del primo successo dei
Bee Gees del 1967
New York Mining Disaster 1941
(in classifica in UK al 12 posto nella primavera di quell'anno) proposta dal
gruppo inglese "trapiantato" in Italia The Motowns del front-man Lally Stott.
Quindi un brano originale inglese proposto in italiano (ma con l'accento british
del cantante Lally Stott)
da un gruppo inglese che era calato nel nostro paese nella stagione dei
complessi e che aveva già messo a segno un hit:
Prendi la chitarra e vai (altra
cover).
Si inserisce in pieno nel filone sentimental-scongiuratorio delle canzoni da
miniera che trova la sua apoteosi appunto con la indimenticabile
Una miniera dei
New Trolls (che invece era un brano originale). Anche perché il testo inglese
dei Bee Gees,
più semplice, è stato arricchito nella traduzione italiana con le figure del
figlioletto e dall'anziana madre del protagonista, nonché da più chiari
riferimenti alle tragedie minerarie (il grisu, il gas esplosivo, principale
rischio negli impianti per la estrazione del carbone).
Le canzoni da miniera
Una miniera (New Trolls),
Mr. Jones (Motowns),
New
York Mining Disaster 1941 (Bee Gees),
Sfiorisci bel fiore (Enzo Jannacci),
Miniera (Claudio Villa)
©
Musica
& Memoria Luglio 2007 / Testo originale
trascritto da Alberto Truffi e riprodotto per soli scopi di ricerca e critica
musicale (vedi Disclaimer)
/ Copia per usi commerciali di testo e commenti
non consentita
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