Cambia le impostazioni sulla Privacy

 Yves Montand - Monografia

MENU

HOME

   

Indice: Le origini italiane / Una nuova patria / Oltre la musica: il cinema / Simone Signoret, compagna per la vita / L'impegno sociale e politico / Il cinema al primo posto / L'impegno politico non si ferma / Gli ultimi successi / Una carriera unica / Discografia / Galleria di immagini

Le altre monografie: Billy Eckstine / Billie Holiday / Paul Robeson / Earl Coleman / Herb Jeffries / Johnny Hartman / Russ Columbo / Arthur Prysock / Sammy Davis Jr. / Sarah Vaughan / Marlene Dietrich / Gilbert Bécaud
 

Le origini italiane

 

Chi si trovasse a passare per Monsummano Terme, sapendo qualcosa della cittadina, si aspetterebbe che una delle “case” dell'arte e della cultura, per esempio il Teatro comunale, portasse il nome del poeta risorgimentale Giuseppe Giusti o dello scrittore, ex ministro postrisorgimentale e cofondatore dell'Enciclopedia Italiana, Ferdinando Martini. Macché! Il teatro e' intitolato a Yves Montand, l'indimenticato chansonnier “francese”.
Infatti, Giovanni (Ivo) Livi nasce proprio a Monsummano, il 13 ottobre del 1921, ma essendo figlio di due tosti attivisti socialisti, divenuti comunisti dopo la Scissione di Livorno, all'età di due anni, con il fascismo da poco al potere, si ritrova, con i genitori e i due fratelli, profugo in Francia, a Marsiglia.
 

 

Una nuova patria

 

Nel 1929, la famiglia ottiene la cittadinanza francese. Da ragazzo, Ivo lavora al porto: scaricatore. Ha un grande amore per la musica e nel '37, sedicenne, prende un po' di lezioni di canto. Due anni dopo, timidamente, si affaccia sui piccoli palcoscenici cittadini. Ha una bella voce, un'altrettanto bella figura, l'espressione da simpatica canaglia. E un nome che “incuriosisce”... Yves Montand. Yves? Montand? Il giovanotto é sveglio, ha fantasia ed é spiritoso: francesizza Ivo e gioca con il verbo “montare”... Quand'era ragazzino e trascorreva le giornate in strada con i coetanei, all'ora di pranzo mamma Giuseppina si affacciava alla finestra e lo chiamava: “Ivo, monta!”.

Inizialmente, in repertorio ha le canzoni delle due maggiori star francesi: Charles Trenet e Maurice Chevalier, le imitazioni di Fernandel e tiptappeggia alla Fred Astaire... Piace. E viene ingaggiato da teatri più importanti; non di rado é chiamato pure a Nizza, a Tolone, in provincia. Scoppia la guerra, la Francia viene occupata dai tedeschi e il maresciallo Petain, da novello quisling offre i suoi servigi a Hitler. La Resistence non ha ancora preso piede, dunque per ora non si spara, il clima generale permette un vivere come-se-nulla-fosse. Yves prende la strada di Parigi. Riesce ad evitare la deportazione in Germania e non ha difficoltà a intrufolarsi nel mondo dello spettacolo dei "grandi", dove si innamora follemente di lui Edith Piaf (il sentimento e' corrisposto... ma non follemente). Il “Passerotto”, dunque, lo introduce nella cerchia dei suoi collaboratori: musicisti, impresari, insomma, addetti i lavori, come Loulou Gustè, Jean Guigo, Philippe-Gerard, Marguerite Monnot. Siamo nel 1944, ora si spara pure nella “douce France”, ma questa drammatica situazione gli torna favorevole, nel senso che il campo dello spettacolo a Parigi si restringe, c'é spazio solo per gli "eletti" e lui ci sta insieme...

Il debutto vero e proprio tra i “grandi”, non più solo come ospite con una o due apparizioni o in qualche duetto con Piaf, avviene nell'ottobre del 1945: Edith lo impone al Theatre de l'Etoile. E lui vi tiene banco per sei settimane. La Parigi che può permettersi qualche svago non disdegna di dimostrare la propria fascinazione per questo “bellimbusto” di ventiquattro anni, amante della“fidanzata di Francia”, anzi della Stella francese.

 

Oltre la musica: il cinema

 

L'anno dopo Yves gira il suo primo film: Le port de la nuit (Mentre Parigi dorme) di Marcel Carnè e Jacques Prevert. La pellicola é molto attesa; i protagonisti avrebbero dovuto essere Jean Gabin e Marlene Dietrich, ma l'ex più bella coppia europea di Hollywood aveva smesso di esserlo. Al loro posto ci sono lui e Nathalie Nattier, una giovane debuttante. Il successo é immediato: del film e di Montand, il quale vi canta la poesia di Prevert, musicata da Joseph Kosma, “Les Feuilles mortes”.

A detta dei pettegoli più maligni, Edith Piaf tronca a questo punto la loro relazione, perché la fulminea e crescente notorietà di Yves le starebbe cominciando a fare ombra. La verità e' molto più prosaica e triste: temendo di venir tradita e abbandonata decide di farlo lei, questo doloroso passo.

La consacrazione definitiva arriva nel 1953, con il film di Henri-Georges Clouzot,Le Salaire de la peur (Vite vendute), Gran Prix a Cannes.

 

Simone Signoret, la compagna per la vita

 

Nel 1949, Prevert gli presenta la splendida e intelligente Simone Signoret: é un colpo di fulmine. Lei divorzia dal regista Yves Allegret e due anni dopo si sposano, portandogli in dote la figlia Catherine. Dalla loro unione – trentatré anni di matrimonio – non nasceranno figli. (Montand, ne avrà uno, Valentin, dall'ultima compagna della sua vita, Carole Amiel, il 31 dicembre dell'88: padre a sessantasette anni. C'e' stato chi ha tentato di farsi passare per figlia illegittima, talché nel 1997 il corpo di Montand venne riesumato per l'esame del DNA, ma l'esito fu negativo).

 

L'impegno sociale e politico

 

Nel 1954, il neodivo di Parigi si “svela” politicamente: firma l'Appello contro la Bomba atomica e frequenta i “compagni di strada dei comunisti” Jean-Paul Sartre,Simone de Beauvoir, Serge Reggiani,Pierre Brasseur, Luis Buñuel,Jorge Semprún. Si iscrive al PCF, ma quando nel 1956, a invasione dell'Ungheria da parte dei tank sovietici avvenuta, tiene un concerto a Mosca, chiede di parlare con Nikita Chruschov: vuole che gli spieghi le ragioni di questo atto. Il gesto gli fa acquisire nuovi fan,ma ne perde un po' dei vecchi.

 

Il cinema al primo posto

 

Pur incidendo a getto continuo, intensifica il rapporto col cinema. Nel corso di tutta la carriera girerà ottanta film.

Nel 1959, l'impresario americano Norman Granz gli organizza tre settimane a Broadwey. Al debutto, in platea ci sono Montgomery Clift, la Bacall, la Bergman, la Monroe. E' un trionfo, che si ripete a Hollywood e a San Francisco.
(Tornerà a cantare negli States nel 1961 e nel 1963).
Appare nel seguitissimo show della NBC, condotto da Dinah Shore... C'é poco cosa dire, la “canaglia” ha conquistato l'America come e più dei vecchi divi di una volta. Era dai tempi di Chevalier che un artista francese non faceva breccia nel cuore degli yankees. E nel 1960, viene chiamato da Hollywood: George Cukor lo dirige in Let's make Love (Il milionario). A fianco ha Marylin Monroe, per la quale perde la testa (bella forza!, mezzo mondo ne é imbambolato, compreso il marito Henry Miller); ma la “ritrova”quasi subito. Tutto sommato Simone é un'altra cosa.

Nei Sessanta, gira con Resnais, Clément, Lelouch, de Broca, Melville, Oury, Godard, Frankenheimer… E con Costa-Gavras, col quale indirizza la propria attenzione verso il cinema politico. Il primo film, del 1965, é però un poliziesco (Vagone letto per assassini - Compartiment tueurs); ma gli altri tre sono “alla Volonté”, di impegno e denuncia: Z- L'orgia del potere (Z), del 1969; La confessione (L'aveu), del 1970 e L'Amerikano (Etat de siège), del 1973.

(A proposito di Gian Maria Volontè, il “principe degli attori impegnati”, i due si conoscono sul set di I senza nome - Le cercle rouge - di Melville, nel 1970: paradossalmente, non é un film “politico”,ma una crime-story; e c'é pure Alain Delon)

 

L'impegno politico non si ferma

 

Ricordavamo la militanza politica di Montand. Nel corso del Maggio francese e' dalla parte degli studenti, naturalmente. E quando Praga, nell'agosto del '68, subisce lo smacco imperiale di Mosca, Yves prende cappello e sbatte la porta del Partito. Ma la lotta continua: citeremo solo due momenti. Nel 1974, dopo che da sei anni che non si esibiva in pubblico, organizza un memorabile concerto all'Olimpya: il ricavato (da record: il costo del biglietto era altissimo) lo mette a disposizione dei rifugiati politici cileni, accolti in Francia. Nel 1981, invece, sostiene la causa di Solidarnosc, il sindacato dei lavoratori polacchi, contribuendo a mobilitare quella larga parte di opinione pubblica di sinistra, ma scettica rispetto al movimento di Walesa, a causa dell'influenza del filosovietico partito comunista francese.

 

Gli ultimi successi

 

Dell'81, é il suo ritorno all'Olympia. Canta trentasei canzoni, il pubblico va in delirio. Ne nasce un doppio album, forse il più bello di tutta la sua carriera. Nel 1985, sessantaquattrenne, muore Simone Signoret. La botta é tremenda. Per un anno, Montand e' in uno stato di prostrazione. Si riprende e con un tour de force, fatto di cinema dischi e concerti.

Nel 1987 e' chiamato a presiedere la giuria del Festival di Cannes e l'anno appresso la Film Society of Lincoln Center di New York gli dedica l'annuale “Gala Tribute Honorees”. Nel 1991 incide l'ultimo disco e gira l'ultimo film: muore a causa di un attacco cardiaco, all'indomani dell'ultimo giorno di riprese de “L'ile aux pachydermes” (L'isola degli elefanti”), un film che racconta la vicenda di un vecchio che, abbandonato, muore di cuore...

 

Una carriera unica

 

Professionalmente parlando, Yves Montand non si é fatto mancare nulla: dischi, film, concerti, tournees mondiali e, puntuale, il successo; e sul piano umano e civile ha dato il meglio di sé. Diciamo che, al contrario, l'establishment musicale e cinematografico e' invece stato avaro con lui. D'altronde, chi va controcorrente, che altro può aspettarsi?
Lo chanteur Montand ha dedicato dischi all'amato Prevert e all'adorata Parigi; ha registrato le più belle canzoni d'amore, del folclore e dei canti popolari francesi: toccante é la sua versione di “Le Chant des partisans» (o «Chant de la libération»), l'inno della Resistance, che nel 1941 compose l'attivista la compositrice di origine russa, Anna Marly, su parole di Joseph Kessel e Maurice Druon.

Due brani li ha dedicati alla terra natia, interpretandole in italiano, che non aveva mai dimenticato: una alla tradizione popolare - “Amor dammi quel fazzolettino” - e l'altra alla memoria partigiana -“Bella ciao”.
Aveva una voce splendida: dai toni baritonali passava a quelli quasi acuti, da usignolo, con estrema facilità, con equilibrio e dolcezza, conferendo luce sia al momento ritmico - musicale che al testo, interpretato senza sbavature nè gigionerie. Su youtube ci sono una decina di interpretazioni dal concerto, su citato, dell'Olympia: “A Paris” e “Le foglie morte” sono dei capolavori.

 

Discografia

 
1960

1962

1964

1964

Let's Make Love Le Paris de..Montand Chante Prevert En balade
       
1968

1968

1968

1974

Je vous etes La bicyclette A l'Olympia Montand de mons temps
       
1981

1988

1994

1998

Olympia '81 extracts

Montand d'hier
et d'aujour d'hui

Recital
Au Theatre de L'Etoile

One Man Show
 

La discografia vera e propria inizia dagli anni '60 con il nuovo formato LP, per il quale vengono pubblicate una serie di raccolte ragionate e a volte a tema delle sue interpretazioni, più alcuni album live tratti da suoi spettacoli. Gli album indicati sopra sono sostanzialmente tutti quelli considerabili come tali, si possono aggiungere alcune altre performance dal vivo. Sono in maggioranza ascoltabili su Spotify o su altri servizi di streaming.

Sono state poi pubblicate in gran numero compilation contenenti i maggiori successi della sua lunga carriera come cantante e primo riconosciuto tra i "crooner" europei.

 

Galleria di immagini

 

 

(1) Dalle foto di Jacques Gomot (vedi nota seguente) sulle vacanze a St.Paul De Vence di Montand e di altri personaggi dello spettacolo e della cultura, una selezione dedicata all'attore e cantante francese 
Prima riga: In queste due prime foto è a pranzo in trattoria con la moglie, Serge Reggiani e l'attrice Françoise Arnoul.
Seconda riga: Passatempi a St.Paul nell'estate lieve della Provenza, bocce, carte, criquet.
Terza riga: Ancora con la moglie e con gli amici, tra cui Alain Delon e Romy Schneider. Nella tavolata anche Christiane Allegret (a fianco di Delon) e Georges-Henri Clouzot (accanto alla Schneider).
Quarta riga:Impegnato in una partita a bocce con Lino Ventura e in un ballo a due (dopo una cena in trattoria, supponiamo) con l'amata moglie.


NOTA. Immagini © Jacques Gomot riprodotte per soli scopi di informazione e in formato thumbnail. Le immagini in formato pieno sono reperibili presso il detentore dei diritti. E' inoltre disabilitata la possibilità di scaricare ii thumbnail da questo sito. / Images © Jacques Gomot reproduced for information purposes only and in thumbnail format. The full size images are available from the rights holder. It 'also disabled the ability to download these thumbnails from this site. / Images © Jacques Gomot reproduit seulement et en format miniature des fins d'information. Les images en taille sont disponibles auprès du détenteur des droits. C'est également désactivé la possibilité de télécharger les vignettes de ce site.

 

Note

 

NB: Le altre immagini di questa pagina sono tratte da Internet e non è indicata per esse protezione di copyright . In caso contrario è sempre possibile contattare il webmaster del sito (The other images of this page are taken by Internet and they appear without copyright declared, in case, it is possible to contact the webmaster of this site).

 

© Sandro Damiani per Musica & Memoria - Marzo 2014 / Riproduzione anche parziale della monografia non consentita / Nota: L'articolo è stato pubblicato da Sandro Damiani in forma simile anche sul quotidiano "La Voce del Popolo" di Fiume

CONTATTO

HOME


Creative Commons License
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
   

IMMAGINI PUBBLICATE-I contenuti di questo sito non a scopo di lucro sono gratuiti, il sito ha lo scopo di diffondere la cultura della musica e le immagini sono complementari ai testi a scopo didattico, di critica e di discussione, come previsto dalla vigente legge italiana 633/41 sulla disciplina del diritto d'autore (art.70 del Capo V - Utilizzazioni libere). Per le immagini inserite non originali non è stata individuata in buona fede una restrizione di copyright. Qualora fossero a nostra insaputa sotto copyright è possibile segnalarlo al webmaster che le rimuoverà prontamente, se richiesto. Per informazioni dettagliate vedi il DISCLAIMER

PUBLISHED IMAGES - The contents of this non-profit site are free, the site has the aim of spreading the culture of music and the images are complementary to the texts for educational, critical and discussion purposes, as required by current Italian law 633/41 on the regulation of copyright (art.70 of Chapter V - Free uses). For non-original images inserted, a copyright restriction has not been identified in good faith. If they are under copyright without our knowledge, it is possible to report it to the webmaster who will promptly remove them, if requested. For detailed information see the DISCLAIMER