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Radio e musica: Hit Parade

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Indice: Programmazione / Conduttori / Struttura del programma / La classifica / I grandi successi / Ascoltare Hit Parade

Vedi anche: Per voi giovani, Bandiera gialla, Alto gradimento, Supersonic, Popoff, Le radio libere

   

Programmazione

 

Primo periodo: dal 6 gennaio 1967 al 31 dicembre 1976, sul Secondo Programma RAI, in onda sino al 1972 alle 13.00 di ogni venerdì, per circa un'ora (seguirono poi alcune variazioni nella collocazione nel palinsesto).
Secondo periodo: dal 5 gennaio 1979 fino al 1996, con variazioni che riflettevano la progressiva perdita di importanza della classifica dei singoli legata all'avvento del CD. Dopo il '96 sono ovviamente proseguiti programmi di classifiche discografiche che possono essere considerati una continuazione della storica trasmissione.

 

Conduttori

 

Primo periodo: Lelio Luttazzi.
Secondo periodo: Foxy John, seguito dalla seconda metà degli anni '80 e poi nei '90 da Paolo Testa, Tiberio Timperi, Cinzia Donti, Massimo Rinaldi, Daniela Debolini.

 

Struttura del programma

 

Il programma era strutturato semplicemente, come si comprende dal titolo, su una "parata di successi" discografici della settimana. Una trasmissione quindi derivata direttamente da analoghi modelli americani, una caratteristica molto enfatizzata, anche ironicamente, nella sigla e nello stile di conduzione di Lelio Luttazzi.
Venivano presentati e fatti ascoltare integralmente i primi otto brani in classifica nella settimana, ovviamente in ordine inverso. I brani al nono e decimo posto erano annunciati ma non venivano trasmessi.
Un programma strettamente collegato a Hit Parade, Dischi caldi, in onda dal 7 ottobre 1973 sul Programma Nazionale (primo canale radio RAI), presentato da Giancarlo Guardabassi, presentava con la stessa formula i dischi dal nono al ventesimo posto. Anche Dischi caldi è stato interrotto, in sincronia con Hit parade, alla fine del 1976.

Un esempio di come venivano presentate le canzoni in classifica si può ascoltare qui (si tratta di My Love di Paul McCartney, l'anno è il 1973)

 

La classifica

 

La classifica presentava teoricamente la posizione nelle vendite in Italia dei singoli 45 giri nella settimana precedente. In realtà però, nel primo periodo degli anni '60 e '70, non era basata sui dati di vendita, ma su una indagine effettuata su un campione di ascoltatori. Il criterio con il quale era selezionato il campione ed effettuata l'indagine non era esplicitato, con inevitabile corredo di dubbi sulla attendibilità della classifica. In ogni caso tutto era presentato come una classifica oggettiva ed ufficiale, e gli ascoltatori dell'epoca non dubitavano che si trattasse di risultati di vendita.
Peraltro la trasmissione, molto seguita (fino a cinque milioni di ascoltatori) orientava a sua volta le vendite, e quindi rendeva essa stessa vere le previsioni statistiche.
Nel secondo periodo invece il programma era basato su reali dati di mercato, ovviamente ancora raccolti a campione, ma dai punti di vendita.

 

I grandi successi

 

Hit Parade ha accompagnato la fase di massimo successo di vendite della musica pop italiana, all'inizio dominata dal fenomeno beat, e poi dai cantautori e da Lucio Battisti in particolare. Proprio di Battisti è il brano con la più alta posizione in classifica nel primo periodo della trasmissione, la innovativa "Pensieri e parole", ininterrottamente al primo posto per oltre venti settimane.
Ecco nel seguito un breve riepilogo delle canzoni più vendute nei dieci anni di vita di Hit parade, primo periodo Luttazzi.

 

1967

A Chi

Fausto Leali

1968

Azzurro

Adriano Celentano

1969

Lo straniero

Georges Moustaki

1970

La lontananza

Domenico Modugno

1971

Pensieri e parole

Lucio Battisti

1972

Grande grande grande

Mina

1973

Crocodile Rock

Elton John

1974

E tu

Claudio Baglioni

1975

Sabato pomeriggio

Claudio Baglioni

1976

Ancora tu

Lucio Battisti

 

Nel 1967 il singolo più venduto risulta (vedi nel seguito le note) Il tema di Lara dal film il Dottor Zivago, che però ha raggiunto al massimo il terzo posto nelle classifiche settimanali (long seller), al secondo e terzo posto sull'anno, tra le canzoni, Nel sole di Al Bano e Cuore Matto di Little Tony.

Nel 1968 al secondo posto La bambola di Patty Pravo e al terzo La nostra favola di Jimmy Fontana, cover adulterata del grande successo internazionale Delilah di Tom Jones.

Nel 1969 dopo il bel brano di Moustaki si trovava Storia d'amore di Adriano Celentano e Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto. Non credere di Mina (long seller, max 3° posto) era anche avanti a quest'ultimo. Mi ritorni in mente di Battisti era all'11° posto sull'anno (ma era arrivata al 1° posto).

Nel 1970 Insieme di Mina e Venus degli Shocking Blue seguivano il brano di Modugno. Lucio Battisti con Anna era in 6° posizione (ma primo a novembre).

Nel 1971 risultava al secondo posto Tanta voglia di lei, storico successo dei Pooh, inizio della loro grande stagione pop, e al terzo un altro grande successo di Mina, Amor mio. Il già ricordato massimo successo di Lucio Battisti, Pensieri e parole, era primo già a giugno.

Nel 1972 al primo posto (long seller) un altro celeberrimo tema da un film, quello de Il padrino, scritto da Nino Rota, tra le molte esecuzioni (si ricorda  soprattutto quella di Johnny Dorelli, ma erano oltre 20) la più venduta, secondo Hit parade, era quella solo strumentale di Santo e Johnny. Seguivano, in questo anno ricchissimo di singoli di successo, Imagine di John Lennon e i Giardini di marzo di Battisti. Il cantautore era arrivato al primo posto nell'anno anche con La canzone del sole (#7).

Nel 1973 seguivano Pazza idea di Patty Pravo e Il mio canto libero di Battisti, al primo posto nell'anno anche con La collina dei ciliegi (#6).

Nel 1974 E poi di Mina e Anima mia dei Cugini di campagna seguivano la canzone d'amore per eccellenza di Baglioni. Davanti al celeberrimo brano dei Cugini di campagna, un evergreen dell'uomo soccombente, è citata in classifica la dimenticata sigla di una dimenticata trasmissione televisiva, Blue Shadow da "Ho incontrato un'ombra", una composizione del compositore Berto Pisano, specialista in colonne sonore.

Nel 1975 L'importante è finire di Mina era al secondo posto, a dispetto dei guai con la censura RAI, e seguiva la opinabile canzone strappa-cuori di Domenico Modugno Piange il telefono (cover da un brano francese, Le telephone pleure, interpretato assieme alla piccola Francesca Guadagno).

 

Nel 1976, ultimo anno della storica Hit parade, in vista del tramonto del periodo d'oro dei singoli (i giovani ormai erano passati all'album, o LP, e stavano abbandonando i singoli) dopo il grande successo di Battisti e Mogol, che concludeva idealmente la contrapposizione tra due tipi di donna, iniziata molti anni prima con Balla Linda e continuata per un gran numero di canzoni, al secondo posto risultava Non si può morire dentro di Gianni Bella e al terzo La tartaruga di Bruno Lauzi, un brano pensato per il pubblico dei piccoli dal grande cantautore genovese.

 

 

L'evoluzione del mercato

   

Leggendo a distanza di anni i dati di mercato rilevati da Hit-Parade balzano agli occhi alcune osservazioni:

  • l'assoluta predominanza della canzone italiana; anche andando sino al terzo posto compaiono solo una canzone in inglese (Crocodile Rock di Elton John), una auto-cover dal francese (Lo straniero di Moustaki) e un paio di colonne sonore da film famosissimi;

  • l'esaurimento del fenomeno beat già dal '67; nessuna canzone riconducibile al beat tra quelle citate, la più alta posizione di un brano beat nella classifica elaborata da Hitparadeitalia (vedi dopo per i criteri) è Bisogna saper perdere dei Rokes (30a sull'anno, quarto posto la massima posizione raggiunta, nel 1967)

  • i molti successi di Mina (6 di cui un primo posto assoluto, quasi come Battisti, che ne ha 6 e 2 primi assoluti)

  • l'esiguo numero di brani del Festival di Sanremo nelle prime posizioni (solamente Cuore matto di Little Tony); il Festival (da cui provenivano comunque molti altri brani in classifica nelle posizioni successive) era quindi più utile come trampolino di lancio per la definitiva affermazione (così è avvenuto per molti musicisti italiani, da Lucio Dalla, a Fiorella Mannoia, a Vasco Rossi, a Enrico Ruggeri e molti altri) che come generatore di successi di vendita assoluti.

Note: Le classifiche di Hit Parade del primo periodo, per chi ricerchi ulteriori approfondimenti, sono disponibili sul sito Hitparadeitalia. Il sito citato utilizza per le classifiche annuali anche altre fonti oltre alla storica trasmissione RAI, ma i grandi successi sono sostanzialmente confermati.

(Fonti: Enciclopedia Garzanti della Radio, sito Hitparadeitalia.it e ricordi personali)

   

© Musica & Memoria / Gennaio 2008 / Maggio 2009 (audio clip dalla trasmissione - registrazione fornita da P. Mulas)

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