Blog DTT: La nuova offerta Mediaset (23 maggio 2008)

MENU

HOME

   

In considerazione delle continue novità tecnologiche, normative e di mercato in questo settore strategico, raccogliamo in una sezione in forma di blog brevi informazioni e commenti su tutto quanto avviene di nuovo nel complesso percorso di migrazione dalla televisione analogica alla televisione digitale.

   

Vedi anche:

Dossier sulla DTT / FAQ sulla DTT / La DTT e l'Auditel  / Indice generale / Blog tecnologia e mercato

Indice 2008:

Il mercato televisivo in Europa nel 2007 / L'uso impropio della DTT / L'offerta Mediaset nella pay-TV / Finanziamenti per la DTT / Parola fine sul DDL Gentiloni / Annunci Mediaset nella pay-per-view / La gara per il Wi-Max

 

 

23 maggio 2008 - L'offerta di Mediaset nella pay-TV

Si consolida il cambio di strategia di Mediaset per l'offerta DTT a pagamento. Iniziata con un profilo basso e un gradino d'accesso molto più accessibile del concorrente Sky, grazie alla scelta strategica delle carte prepagate, in luogo dell'abbonamento.
Dopo aver vivacchiato un paio d'anni con fatturati molto ridotti rispetto al totale Mediaset, derivanti peraltro quasi solo dal settore calcio (l'offerta cinema è sempre stata assai limitata) Mediaset ha deciso con la stagione 2007 - 2008 di entrare anch'essa nel settore abbonamenti, con una offerta alternativa a Sky e che segue un modello analogo a quello tipico della TV satellitare e della pay-per-view tradizionale.
Sono stati quindi lanciati 3 canali tematici a pagamento (Joy, Mya e Steel, con caratterizzazioni rispettivamente verso il "divertimento", il "sentimento" e l'"azione") più uno "culturale" gratuito, Iris. La formula di pagamento è l'abbonamento, con prezzi d'attacco molto inferiori a quelli di Sky (meno della metà). Inoltre, la durata dell'abbonamento è libera e può essere anche di un solo mese, e il costo è detratto direttamente dalla carta prepagata; per Sky invece il periodo minimo è 6 mesi e la pratica di abbonamento è più complessa e con più vincoli. Il gradino rimane quindi comunque più basso.
Il decoder DTT e l'eventuale (ma solitamente non necessario) intervento sull'antenna è però a carico del cliente, mentre nel caso di Sky nell'abbonamento è compreso anche il noleggio del decoder e della parabola e l'installazione
A parte il solito calcio, l'offerta punta in gran parte sulla fiction, più che sul cinema, con scelta di serial TV americani non programmati sui canali in chiaro Mediaset o di stagioni fuori programmazione di serial molto noti (come ER).
Ancora una volta quindi non si punta al mercato più ovvio e ricco, ovvero al cinema, per non disturbare la raccolta pubblicitaria dei canali in chiaro, e magari anche il canale del noleggio (in Blockbuster probabilmente Mediaset ha ancora interessi).
Su Iris l'offerta di film è maggiore, ma è basata solo su pellicole d'annata, sia d'autore sia comerciali, ed è accompagnata dalle repliche di programmi Mediaset (essenzialmente fiction) degli anni passati. L'impressione alla fine, più che di vedere un canale culturale, è quella di essersi sintonizzati su una TV locale di qualche anno fa. E' gratis, è senza pubblicità, ogni tanto c'è qualcosa di interessante, ma è improbabile che sottragga molti telespettatori alle reti con pubblicità di Mediaset. O che sia una leva per passare al digitale terrestre.
La promozione pubblicitaria delle nuove reti c'è stata e continua, sia sulla stampa sia sulle reti tradizionali Mediaset (si gioca in casa), sia per Iris, sia per i canali a pagamento.
Non sono noti i risultati in termini di raccolta di abbonamenti. Non sembra però che Sky sia preoccupata dal nuovo (e unico) concorrente.

Il settore prepagato puro è rimasto in piedi, ma ridotto ormai ai minimi termini, con una offerta di film veramente ridotta, pochi titoli, di richiamo medio, replicati più volte durante la settimana.
Poteva essere il settore più interessante, alternativa semplice ed economica al noleggio, o alla Internet TV (molto più complessa da installare e gestire) ma per ora sembra proprio che non sia così.
Il risultato è che il passaggio alla DTT continua ad essere poco spinto da tutti e tre gli operatori televisivi nazionali Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, e che il passaggio alla nuova tecnologia da parte degli utenti continua ad essere guidato più da migrazioni imposte dall'alto (Sardegna) che da una spinta spontanea verso nuove funzionalità o nuovi contenuti. E che di televisione digitale terrestre se ne parla sempre meno.
Una conferma di quanto notato più volte, per i due operatori principali l'attuale siruazione di duopolio televisivo va benissimo, e tutta la vicenda DTT procede solo per spinta eterodiretta (governativa od europea). L'accelerazione del 2003-2004 aveva solo uno scopo interno al gruppo Mediaset, venuta meno la quale tutto ha ripreso i ritmi rilassati tipici del nostro paese. Al netto di accelerazioni improvvise per motivi extra (tipo proteggere le reti generaliste Mediaset) e qualche altra regione, ne riparleremo probabilmente in prossimità del 2012, quando ormai per naturale sostituzione, una discreta parte degli apparecchi TV sarà dotata all'origine di un decoder DTT integrato.
 

22 gennaio 2008 - Pay-per-view Mediaset

Mediaset con l'inizio del 2008 ha concluso la lunga fase di "osservazione" ed ha annunciato e avviato l'ingresso, che pare questa volta convinto e senza riserve, nel pay-per-view, ovvero nei contenuti "premium". L'iniziativa è stata chiamata Premium Gallery e si pone in diretta concorrenza con Sky.
I nuovi contenuti, supportati da una forte campagna pubblicitaria, sono tutti nell'entertainment, sia film sia, soprattutto, fiction nuove o cult (ad esempio la prima stagione di E.R.).

Il media scelto è ovviamente il digitale terrestre, sul quale Mediaset può operare (e Sky no). Il vicepresidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, e il direttore di Mediaset Premium, Marco Leonardi, hanno però presentato il programma come indipendente dalla piattaforma, pronto quindi per essere veicolato su IpTV (accordi potrebbero essere siglati in futuro con Telecom) e anche sullo stesso satellite.

 

Ads by Google

 

© Alberto Truffi - Musica & Memoria Maggio 2008

NOVITA'

HOME


Creative Commons License
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.